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dic 18

The Black Keys – El Camino

Partiamo subito dall’osservare che non ci voleva El Camino a dimostrare la bravura dei Black Keys. E’ da un bel po’ di anni che Dan Auerbach e Patrick Carney inanellano successi continui, e chi li segue dai tempi di Rubber Soul e Thickfreackness lo sa perfettamente. Intendiamoci: il nuovo album è un gran bel disco, che farà impazzire il grande pubblico con il ritmo infuocato del singolone Lonely Boy in apertura. A proposito, la genesi del video, davvero divertente, ha sicuramente qualcosa a che fare con Howlin’for you del precedente album Brother. In quel caso un tizio qualsiasi si è divertito a utilizzare le note del pezzo dei Black Keys come colonna sonora perfetta di una puntata di Soul Train, programma musicale americano molto in voga durante gli anni ’70. Se leggete attentamente questa frase troverete condensate in pochissime parole le caratteristiche del successo del gruppo di Akron. Il ballo, il ritmo e la voglia di divertirsi sono un ingrediente principale, e Gold on the ceiling sta qui a ricordarcelo. Con un pizzico di psichedelica beatlesiana quasi impercettibile nella parte vocale. D’altronde sono proprio i Black Keys ad aver fatto una delle miglior cover di She said She said mai ascoltate. Poi l’ossessione per il rock ed il blues, tipica degli anni ’70: anche in episodi più autoriali come Little Black Submarines si evince la passione dei due per le atmosfere americane (soprattutto quella di Dan). Ma anche in questo caso si sapeva tutto già in anticipo: chi ha comprato Kip It Hid dello stesso Auerbach due anni fa alzi la mano. El Camino racchiude in poco più di mezz’ora tutto il mondo dei Black Keys e rappresenta la summa del cammino dai due intrapreso sin qui. Tra strascichi hendrixiani (Money Maker) ed un suono d’annata eccezionale (Sister sembra tornare indietro nel tempo di almeno qualche decennio) ci piace segnalare lo spazio sempre maggiore concesso alle sonorità soul e perfino ska. Provate a dare un ascolto a Stop Stop per il primo caso ed a Hell of a season per il secondo e stenterete a credere alle vostre orecchie. Solo se non doveste conoscere i legami della band con altri generi musicali (il nome Blakroc vi dice qualcosa?). Insomma, niente di nuovo sotto il sole, ma se volete sapere come suona il rock nel 2011 vi consigliamo di ascoltare quest’album molto attentamente.

Label: Nonesuch Records
Anno 2011

Tracklist

1.     Lonely Boy
2.     Dead and Gone
3.     Gold on the Ceiling
4.     Little Black Submarines
5.     Money Maker
6.     Run Right Back
7.     Sister
8.     Hell of a Season
9.     Stop Stop
10.   Nova Baby
11.    Mind Eraser

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