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set 11

Simon Nabatov Max Johnson Michael Sarin – Free Reservoir

800Il pianista di origine russa Simon Nabatov riesce a sorprenderci, come sempre verrebbe da dire, ad ogni incisione. Di recente lo abbiamo ascoltato in duo ed in trio, una dimensione in cui esprime al meglio la sua straripante creatività. Dopo il recente solo dedicato alle musiche di Monk eccolo ora dalla Germania (risiede a Colonia) agli Stati Uniti, dove subito si è trovato in sintonia con due protagonisti della vita musicale a New York. Anni fa ha lavorato in trio con Mark Helias e Tom Raney, ora è insieme a due musicisti a loro volta impegnati come leader o in progetti con la crema dell’avanguardia contemporanea, Max Johnson al contrabbasso e Michael Sarin alla batteria. Il trio funziona perfettamente, senza esitazioni, ed il disco parte con Free Reservoir, in cui nei quindici minuti dell’esecuzione abbiamo una prima sezione in cui si cavalcano i fantasmi del free di Cecil Taylor, poi si cambia direzione ed arriva un poetico momento con Johnson che suona il suo strumento con l’archetto, accompagnato dal pianoforte e da una batteria che trova i suoni più reconditi. Il brano si chiude ancora con una sfuriata del pianoforte, in cui il contrabbassista continua con l’archetto. Si cambia atmosfera sul brano a seguire, come dice il titolo Slow Droplets procede in modo lento, suggestivo. Anche qui il contrabbasso suonato con l’archetto ha un ruolo importante, a momenti quasi da solista con un dialogo continuo insieme al pianoforte. Più swingante, se si può usare ancora questo termine per un musicista come Nabatov, a suo agio in qualcunque situazione, Marakato Askew, anche qui molto movimento da parte dei tre, un brano in cui Sarin mostra il suo virtuosismo con ritmi sghembi.
Su Tap Dance Inferno Nabatov suona le corde del pianoforte direttamente all’interno ottenendo effetti suggestivi. Si chiude con Short Story Long, sono quasi diciotto minuti che mettono ancora in mostra le qualità di questo trio, momenti free ed altri più swinganti, virtuosismo nell’uso degli strumenti, assoli prodigiosi. Gran disco, che conferma Nabatov fra i grandi pianisti contemporanei.

Genere: avanguardia
Label: Leo Records
Anno 2017

Tracklist

01. Free Reservoir
02. Slow Droplets
03. Maracatu Askew
04. Tap Dance Inferno
05. Short Story Long

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