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Paul Dunmall Brass Project – Maha Samadhi

d5ca45a18101405d297082e5155f2848Dopo le ultime incisioni dedicate alla musica di John Coltrane ed all’improvvisazione totale il sassofonista tenore inglese Paul Dunmall presenta ora una registrazione effettuata con l’aiuto del Consevatorio di Birmingham ed in cui l’aspetto compositivo è in primo piano. I titoli si riferiscono alla vita del mistico dell’India Sri Ramakrishna, ma la musica non impiega sitar o altri strumenti tipici di quel paese. Fin dall’inizio, con Ecstatic Unbearable Love si va verso una direzione jazzistica, con assoli travolgenti del leader al sax tenore e di Percy Pursglove alla tromba, supportati dagli ottoni e dalla ritmica di Olie Brice al contrabbasso e Tony Bianco alla batteria. Gli altri musicisti presenti sono Aaron Diaz e Alex Astbury alla tromba, Dave Sear e Josh Tagg al trombone, Josh Palmer e Jo Sweet alla tuba, Ed Bennett è il direttore. Nonostante la dedica al famoso mistico la musica mantiene l’aspetto delle ultime incisioni di Dunmall, e cioè movimentata, agitata, adrenalinica, energetica, anche se questa volta gli ottoni forniscono un ulteriore elemento che rende il tutto più compatto. Ecstatic Unbearable Love vuole rappresentare lo stato di estasi di Ramakrishna e ciò riesce senza ricorrere ad un free informale. Temple of the Mother’s Presence oltre al leader vede gli assoli di Aaron Diaz alla tromba (di stampo prettamente free) e di Dave Sear al trombone. Come sempre la ritmica tiene l’atmosfera vibrante, ricca di tensione. In the Cossipore Garden comincia con le tube che creano situazioni tranquille, poi arrivano gli assoli di Josh Tagg al trombone e Alex Astbury alla tromba e tutto cambia, grazie anche alla batteria di Tony Bianco, sempre concitata ed in fibrillazione. Il lungo Maha Samadhi è “illuminato” dall’assolo di Paul Dunmall, un solista di valore sullo sfondo degli ottoni, anche il contrabbassista Olie Brice riceve un lungo spazio che riempie con un assolo in cui emerge la sua maestria e padronanza tecnica allo strumento. Chiude Infinite City, ancora con un appassionato assolo del leader. Un’incisione riuscita e ricca di passione, in cui si mette insieme la forza dell’improvvisazione insieme alla partiture per gli ottoni.

Genere: modern jazz
Label: Slam Productions
Anno: 2016

Tracklist

01. Ecstatic Unbearable Love
02. Temple of the Mother’s Presence
03. In the Cossipore Garden
04. Maha Samadhi
05. Infinite City

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