Matthew Fink Jonathan Ball – It´s Not that Far

Dall´enorme patrimonio che è il modern mainstream americano esce questo disco autoprodotto dal chitarrista Matthew Fink e dal sassofonista Jonathan Ball, due musicisti non più giovanissimi che suonano per gli States in formazioni guidate da leader di tutto rispetto ed a casa praticamente in tutti i generi che formano la musica di intrattenimento, dal funk alla fusion alla bossa nova. La loro enorme esperienza viene fuori in questo disco, squisitamente straight ahead, e cioè un jazz che segue quella che è stata definita la “strada maestra”. Ad accompagnarli una ritmica di eccezione, e cioè Jay Anderson e Adam Nussbaum rispettivamente al contrabbasso ed alla batteria. Due musicisti piuttosto noti per avere fatto parte di progetti importanti, specie Nussbaum che durante al sua carriera ha suonato in gruppi come quelli di Stan Getz, Michael Brecker, Dave Liebman, John Scofield. I due coleader presentano composizioni proprie, con l´esclusione di The Way You Look Tonight di Jerome Kern. Al sax tenore Jonathan Ball tira fuori degli assoli di tutto rispetto e lo stesso vale per Matthew Fink, con la sua chitarra elettrica dal suono moderno e tuttavia radicato nella tradizione. Non c´è niente di spettacolare o di appariscente in questo disco: la musica scorre compatta eseguita da professionisti che hanno dato vita ad una session in cui si dimostra che esiste ancora una bella differenza con tutto il resto del mondo  quando a fare questa musica sono degli americani. In alcuni brani il gruppo si allarga a quintetto ospitando il trombettista Randy Brecker, un musicista ormai conosciutissimo e che ha inciso tanto, sia in qualità di leader che di sideman. Qualche brano, ad esempio Conundrum sembra più in evidenza, ma nel complesso si tratta di un disco riuscitissimo da parte di un gruppo che dimostra alla grande cos´è la strada maestra nel jazz.