«

»

set 02

Nick Rivera – Zamalek

a cura di Jordan Vianello

Dopo due anni da Happy song is a happy song Nick Rivera alias Michele Sarti (polistrumentista cagliaritano diplomato in Corno Francese al Conservatorio di Cagliari e con una laurea in Filosofia ) è ritornato con il suo folck-rock e un nuovo album intitolato Zamalek; ovvero un’isola del Nilo posta al centro del Cairo, ma anche un quartiere, una via di mezzo, una traboccante fonte d’ispirazione impaziente d’esser versata sul pentagramma.
Scritto e composto durante la permanenza di Nick sull’isola , Zamalek è un disco azzardato, lontano da ogni canone di scrittura in tutto e per tutto, ogni singolo strumento è vittima e complice della mente dell’autore, così come gli arrangiamenti, i testi e le divagazioni sonore che arricchiscono un disco controverso a tratti armonioso, intimo e confidenziale per altri rabbioso e invadente.
È chiaro che l’autore si è preso la libertà di fare quello che gli pare e piace in questo Zamalek con i pro e contro della scelta creando un disco che a momenti convince, e anche parecchio, poi confonde e distoglie l’attenzione dell’ascoltatore, ma sono sicuro che fosse proprio questa l’intenzione, cullarci con dolci carezze per poi prenderci a schiaffi. Filo conduttore è la chitarra che alterna melodiosi arpeggi acustici a potenti e ariose distorsioni, a lei è affidata l’apertura del disco con The Beast, canzone che ribadisce subito l’intento di Nick: spiazzarci! Si prosegue con Coma, un coma che è tutto fuorché tranquillo, è un susseguirsi di pugni allo stomaco (più o meno graditi).
I try so Hard e Pigeons Fly Freak due splendide ballate con intensi finali rumoristici, dopo averle ascoltate, gli si perdona tutto a questo Nick Rivera, il viaggio che ti regala è davvero intenso e inaspettato. Obliquo ricalca le note e i colori di un folk dark sconosciuto al resto dell’album, poi di colpo scoppia e ti prende a schiaffi di rock …poi torna docile ti cura e ti culla ma questo è già l’inizio di The Wasp and the Butcher……… and the bird l’ultima canzone del disco manifesto di tutto Zamalek con un finale urlato, sporco e distorto che ti lascia così fra il disorientato e l’appagato, ne vorresti ancora un po’ di quella dolcezza che Nick Rivera ha seminato nel disco e invece parte la ghost track che mi fa sussultare e spaventare, di colpo tolgo gli auricolari e mi guardo intorno, il parco e la panchina sono al buio ma…” va tutto bene Jordan era solo Zamalek, solo Zamalek… accidenti che trip questo Zamalek!”

Label: La Bèl
Anno: 2013

Tracklist:

1. The Beast
2. Coma
3. Try So Hard
4. Pigeons Fly Freak
5. I Always Do
6. Obliquo
7. The Wasp and the Butcher…….and the Bird

Lascia un Commento

Il tuo indirizzo mail non sarà pubblicato!

Puoi usare i seguenti tag HTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>