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mag 25

Tiziano Sclavi & Secondamarea – Ballate Della Notte Scura

Il giorno in cui la Squilibri mi propose di scrivere un paio di righe sul nuovo progetto letterario firmato da Tiziano Sclavi – artista da me eternamente venerato – lo ricorderò per sempre come uno dei giorni più felici della mia intera esistenza.
Io, un illustre imbranato anonimo, avere l’onore (e l’onere) di poter leggere, con relativo anticipo rispetto all’uscita in libreria, l’ultimo lavoro di colui che, nel bene o nel male, ha contribuito, con i suoi romanzi ed il suo Dylan Dog, a formare tutta la mia sghemba adolescenza – cotte, avventure e sfighe comprese?
Qualcuno, lassù (o liggiù), deve, almeno per un attimo, avermi illuminato il capo.
A rendere questo ritorno ancor più gradito, poi, ci pensano i Secondamarea, favolistico duo dark pop (Ilaria Becchino e Andrea Biscaro, questi i nomi dei componenti) “responsabile” della messa in musica delle struggenti filastrocche da Sclavi concepite, contenute in un prezioso CD allegato al libro, illustrato dalle gotiche “matitate” di Max Casalini, visto al lavoro fra le pagine di Nel buio.
Ballate della notte scura: il titolo, da solo, già evoca tutto l’immaginario sinistro sapientemente creato da Sclavi in oltre trent’anni di carriera: illusioni, tristezza, mostruosità, amore ed oscurità, morte, nonsense, tremenda umanità.
Limitandomi ad un’analisi esclusivamente musicale (ogni giudizio di valore sullo Sclavi scrittore non solo dovrebbe effettuarsi altrove, in una sede differente da quella offerta da una webzine d’informazione musicale, ma sarebbe dopotutto inutile: qualcuno ha forse da ridire sullo Sclavi scrittore?), c’è da dire che l’impostazione di queste Ballate rasenta la perfezione: la maestria con la quale i Secondamarea padroneggiano la dimensione compositiva, infatti, permette una completa e quasi naturale immersione nelle vaporose liriche di Sclavi, sempre più Dellamorte e meno Indagatore dell’Incubo.
Ciò che inoltre colpisce maggiormente è la capacità mostrata dal duo nel saper alternare, con estrema facilità, le struggenti architetture della ballata più drammatica alle infantili strutture della ninna – nanna, come se entrambe fossero parte dello stesso mondo.
Raramente, in Italia, si è assistito ad un simile portento.
Un capolavoro.

Tracklist             

01. Chi ha paura?
02. Il grande vuoto
03. Sfera
04. Dopo
05. Piove
06. Filastrocca della notte scura
07. Nel buio
08. Gli anni del mare e della rabbia
09. Fiaba
10. La ballata della città di notte
11. Canto
12. La barchetta
13. Per dormire
14. Il lungo addio
15. Dieci omini
16. Danza di un anno

Anno: 2013
Genere: dark pop
Etichetta: Squilibri

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