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feb 20

Phonarchia Night @ Sonar Club / Colle Val d’Elsa (SI)

Etruschi From Lakota - ph F.Bonistalli

A cura di Francesco Bonistalli

In un mondo in cui il cattivo gusto è ormai diventato merce di scambio globale, occorre fermarsi un attimo e fare una riflessione. Talvolta ce ne dimentichiamo, ma è importante osservare ed apprezzare ciò che abbiamo intorno, perché spesso l’erba più verde non è quella del vicino. “Purtroppo” c’è un solo modo per rendersene conto: uscire di casa. Per fortuna c’è chi non si arrende a guardare MasterChef in tv.
Può capitare (e capita!) di imbattersi in realtà vive che hanno voglia di distinguersi dal rumore di fondo, di farsi sentire. E farsi sentire nel vero senso della parola. Può capitare di assistere a Phonarchia Night.
Tre band emergenti si sono esibite al Sonar di Colle Val d’Elsa (Si) il primo Febbraio, dimostrando di saperci davvero fare sul palco.

Gli Etruschi From Lakota hanno dato il via alla serata. Un impasto di energia, sincerità e sfrontatezza, con riff che rievocano i classici del blues e dell’hard rock unito ai temi che ricordano la tradizione dei grandi cantautori italiani. Un rock “rurale” che dichiara apertamente il loro attaccamento alla terra e alle origini paesane. Spontanei, sanguigni e pisani debuttano con l’album I Nuovi Mostri dal Gennaio di quest’anno.

Zo Caffè - ph F.Bonistalli

Con gli Zo Caffè cambia la musica e sale l’entusiasmo. Si presentano come Best Italia Wave Band 2012, e fin da subito se ne capisce il perché. Travolgenti sul palco, suscitano voglia di ballare in un pubblico  incapace di resistere al loro mix di swing e rockabilly.
Gli Zo cantano storie di personaggi emarginati, impacciati e timidi di fronte alla vita, e rivolgono uno sguardo acuto e ironico sulle stranezze delle nuove generazioni. Già sul mercato da un paio d’anni col primo lavoro Il Piglio Giusto, si apprestano a pubblicare in primavera la loro seconda fatica: Noi Non Siamo Figli.

La bella serata musicale del Sonar si conclude col botto con i Venus in Furs. Anche loro in procinto di dare alla luce il loro secondo album, sul quale al momento preferiscono far trapelare poche informazioni. Reduci comunque da un esordio niente male col loro Siamo Pur Sempre Animali, che li ha fatti conoscere al pubblico un po’ per tutto lo stivale.

Urla strappa corde vocali e riff graffianti uniti alle acute sviolinate fanno dei Venus una band grintosa e cattiva che non risparmia colpi sferrati al mondo della politica (se gli si domanda a chi si ispirano, loro rispondono: “A D’Alema e a Grillo”).

Venus In Furs - ph F.Bonistalli

Su di loro punta ed investe l’etichetta indipendente Phonarchia Produzioni. Se avrà avuto ragione lo scopriremo col tempo, nel frattempo teniamoli d’occhio.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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