«

»

gen 04

Sarah Blasko – I Awake

a cura di Marco Valchera

Vincitrice di due ARIA Awards (i Grammy australiani), Sarah Blasko torna sulle scene con la sua quarta fatica, I Awake. La cantante di Sydney ci ha ormai abituati a una musica di altissimo livello con i lavori precedenti, sempre eterogenei e ricchi di ispirazione ed estro, tanto nelle liriche, quanto negli arrangiamenti. Nei mesi scorsi, leggendo la notizia che l’artista si sarebbe fatta accompagnare dalla Bulgarian Symphony Orchestra, avevo temuto di trovarmi di fronte all’ennesimo compitino elegante, noioso, carico di archi e ottoni (vista la prescindibile prova dell’ultima Katie Melua). Invece, sotto alcuni aspetti, l’album è il migliore della discografia della Blasko: i toni sono dolceamari, l’universo creato è oscuro, intimo e sincero e l’orchestra è diretta in maniera tale da irrompere nervosamente nelle composizioni, senza appesantirle, ma contribuendo a manifestare la fortissima fragilità dell’autrice. Merito anche della produzione in solitario, I Awake è stato concepito come un concept album, dove, però, l’unità delle singole canzoni è, paradossalmente, data proprio dalla loro individualità ed autonomia.
Si parte con I Awake, dominata da batterie tribali e dal pianoforte nel ritornello, è l’unica traccia che ricorda il precedente As Day Follows Night (2009) e, forse, per questo motivo, è stata scelta come singolo di apertura. An Arrow, una cupa dichiarazione d’amore, è l’incontro perfetto tra i Radiohead e gli archi; Bury This si apre con un ukulele e mantiene toni orientaleggianti, grazie, anche, a cori che inframezzano le strofe. Fanno capolino due tematiche ricorrenti dell’opera: l’oceano (o l’acqua) e la ricerca di una terra straniera, dove poter gettare nuovamente le radici. God Fearing, su una storia d’amore in crisi, dai toni jazzati, trova la sua forza in un chorus recitato come un mantra su violini taglienti come lame; All Of Me è una canzone acustica delicata come le sue liriche (And I give all of me/could you love all you see?). Dai toni cinematografici è New Country, dedicata alla Svezia, dove la Blasko ha registrato l’album, dal testo quasi mistico; Here è di una bellezza dolorosa: malinconica, ha qualcosa che mi ricorda, da molto lontano, i Goldfrapp di Felt Mountain, nell’uso dell’orchestra, ora decisamente presente, ma mai invasiva. Le atmosfere sognanti del pezzo, inoltre, si ricollegano a Cinema Blasko (2009), ep di cover di famosi musical cinematografici. Illusory Light richiama le composizioni di Ryuichi Sakamoto: il tema è l’abbandono (I knew exactly, I knew exactly what this would feel like/to hear the same voice that said “hello” say “goodbye”) e il risultato finale è di pura perfezione. Fool è una ballata jazz al pianoforte, dagli echi degli esordi di Regina Spektor; Cast The Net non avrebbe sfigurato nel suo primo album, The Overture & The Underscore (2004); An Oyster, A Pearl è l’unica traccia che non vede la presenza degli archi: la Blasko siede sola al pianoforte, nuda nei suoi sentimenti, regalando all’ascoltatore la perla del titolo. La conclusiva Not Yet è una affermazione sia di debolezza ma, al contempo, di non arresa, almeno non ancora: il tutto è scandito da note decise del piano (la lezione è di Fiona Apple) con l’orchestra che assume toni magniloquenti.
I Awake è uno di quegli album di cui è impossibile decidere quale sia la migliore traccia: la scelta potrebbe ricadere su una delle tante ma sicuramente non sarebbe definitiva. Senza dubbio è il lavoro della maturità per Sarah Blasko, che invita l’ascoltatore nel suo universo composto di tanti piccoli mosaici, ricchi e dai mille colori. Per quanto mi riguarda, l’album migliore di questo 2012.

Label: Dew Process
Anno. 2012
Tracklist

01 – I Awake
02 – An Arrow
03 – Bury This
04 – God-Fearing
05 – All Of Me
06 – New Country
07 – Here
08 – Illusory Light
09 – Fool
10 – Cast The Net
11 – An Oyster, A Pearl
12 – Not Yet

Lascia un Commento

Il tuo indirizzo mail non sarà pubblicato!

Puoi usare i seguenti tag HTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>