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ott 08

Always Never Again: DJ Kaos @ B-Side

DJ Kaos @ B-Side. Photo by Alberto Franzè

Rende, 5 ottobre. Parte alla grande la nuova stagione di Always Never Again! Per la serata di inaugurazione, unica data italiana, regala ai suoi aficionados una chicca da far impallidire l’altezzosità dei grandi festival. DJ Kaos, che ha solcato i palchi di mezzo mondo, ha avuto illustri collaborazioni (tra le quali si ricorda quella con Manuel Goettsching degli Ash Ra Tempel), e ha fregiato la sua carriera con remix di band importanti come !!! (Chk Chk Chk) o Roxy Music, giusto per dirne qualcuno. Produce dance-music da anni e nell’underground musicale berlinese è un nome di peso.

Prima che lo show abbia inizio, quando la sala concerti del B-Side inizia ad essere colma di energie, mi aggiro negli spazi per riprendere confidenza coi luoghi; noto che, allo stesso modo, anche DJ Kaos girovaga, con la sua mole teutonica, in mezzo alla gente col suo telefono in mano a fare scatti alla rinfusa (almeno credo!), per avere magari memoria di quei volti. Nel frattempo in console il “padrone di casa” FabioNirta, riscalda i motori suonando la sua selection, seguito a ruota da Ettore (Pororoka).

Il vibrante supporto del pubblico, nei deliri di una serata di inizio ottobre, rende l’aria del B-Side carica di frenetica follia. I fumi dell’alcool evaporano e la gioventù calabra da libero sfogo ai suoi stress infrasettimanali. DJ Kaos conquista il palco, sfoggia un repertorio musicale vastissimo e il suo amore per il vinile è riscontrabile dalla cura e la maniacalità con cui lo maneggia. Da dj navigato ci consegna remix impeccabili, e pur quando non lo reputa tale, non ha remora nel fermare tutto e ricominciare da capo. Nelle due ore e passa del suo lavorio, tra melodie disco-music, altezzosità tecnologiche e ritmi di house-music, mi capita anche di sentire, felicemente, un pezzo dei Queen (Another One Bites the Dust forse!?…lasciate pure un commento se ve lo ricordate!). I ritmi incalzanti avvolgono le febbrili movenze dei tanti “Tony Manero”, mentre la penombra e le luci soffuse della nostra saletta aiuta anche chi, appartato sui divanetti che circondano la pista, da libero sfogo alle proprie pulsioni sessuali.

Passate le 4 le luci si riaccendono, io quasi non mi sento le gambe; è ora di tornare a casa! Prima, però, devo ricordare a un mio amico come si fa.

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