Sui suoni, non ci sono dubbi. C’è Albini alla produzione e ciò garantisce ciò che tal nome porta come eredità da secoli. Non è altrettanto automatico però, che la presenza di Steve garantisca per la qualità del disco. Nel caso degli Scoundrels, avessero debuttato solo qualche anno addietro, sarebbero molto più considerati e, soprattutto, venderebbero di più. Da queste parti il giudizio non sarebbe cambiato, perché comunque ogni spunto o angolazione d’arrangiamento, si rifà ad una sorta di hard rock mooolto convogliato in quelle istanze nu-wave che tanto hanno portato bene a gruppi come Arctic Monkeys o Franz Ferdinand. Specie di genere che, per fortuna è in fase calante, dato che non se ne poteva davvero più. Gli Scoundrels possiedono la scaltrezza di incanalare quelle istanze in qualcosa di ancora più classico (gli assoli, il fuzz, le strutture più varie come nel country/blues con tanto di piano ed handclap di Outta Town Blues) in modo da svincolarsi in parte da certi paragoni ed ammiccare al contempo ad un’altra fascia di pubblico. Tutto però è troppo liscio, troppo prevedibile, per quanto divertente ed energico. Al solito, come per tanti esordienti degli anni zero, manca quel tocco di personalità fondamentale ed apprezzabile anche aldilà di imperfezioni o peccati di gioventù, capaci però di lasciare spazio a speranze ben più ampie. Disco piacevole si diceva, ora tocca che il prossimo “diventi” di più.
Label: Blue Horizon/Audioglobe
Anno: 2011
Tracklist
01.Just Can’t See Thorugh
02.Sniff It Up
03.Outta Town Blues
04.All On My Own
05.Little Red Riding Hood
06.Hangman’s Lament
07.Loud N’ Proud
08.Arrogance Blues
09.Lousiana Song
10.Issues
11.Porno
12.Gulf Of Mexico
Commenti Recenti