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dic 15

Death in Vegas – Trans-Love Energies

Sbuca fuori letteralmente dal dimenticatoio la voce di Richard Fearless. Sono passati sette anni da Satan’s Circus e buona parte dei fan dei Death in Vegas avevano ormai riposto le loro speranze altrove. Chi, come il sottoscritto, era rimasto folgorato dall’eccezionalità di una band, che ha prodotto album memorabili a cavallo del millennio, aveva perso ormai ogni speranza. Ma si trattava di una breve pausa, per consentire ai nostri un viaggio nel tempo e recuperare le energie primordiali, quelle che vanno al di là dell’amore e che trascendono tutto. Il puro istinto di sopravvivenza attraverso la musica: di questo tratta Trans-Love Energies, uscito quatto quatto per la Portobello alla fine di settembre. E Silver Time Machine conferma tutto quanto abbiamo detto fin qui. Così come Black Hole ribadisce come sia impossibile discernere dei Death in Vegas senza accennare il profondo amore per il rock che questa band elettronica ha sempre manifestato in tutti i suoi lavori, con collaborazioni eccellenti, ma anche provando a fare tutto da soli (vedi il caso Satan’s Circus). Assieme ai Chemical Brothers, ma forse più di questi, la band di Richard Fearless e Tim Holmes (ormai non più parte del progetto) è quella che si è inserita più profondamente nelle ambientazioni e nell’immaginario rock, costituendo una sorta di epigono fondamentale per gli anni a venire. Poi però con Your Loft My Acid casca il mondo. Le pareti iniziano ad ondulare e le gradazioni cromatiche ad aumentare. Vaghi ricordi di Hands around my throat trovano posto attraverso la voce sulfurea di Katie Stelmanis (sua la parte vocale anche in Witchdance), mentre le compressioni sintetiche operano in maniera eccellente. La traccia più complessa e meravigliosa dell’album. Che non si limita a ripercorrere le orme di album ormai leggendari, ma forza l’umana comprensione e la spinge verso l’oltre. Medication zippa l’intera discografia di Fatboy Slim e la comprime fino a renderla minimale, con un ritmo meccanico e decisamente affascinante. E che dire delle atmosfere devianti e paranoiche di Coum? Per non parlare poi del finale inaspettato, con la tripletta Drone Reich (che riporta in auge le atmosfere cariche di attesa di Dead Elvis), Lightning Bolt (che reinterpreta il dub a modo suo) e Savage Love, in cui, dato il periodo festivo, vi posso assicurare che sentirete i campanelli di Babbo Natale anche mentre fate jogging nel parco sotto casa completamente deserto. E vi chiederete da dove vengono questi suoni. No, non sono allucinazioni uditive. Sono i Death in Vegas che hanno finalmente preso possesso della vostra scatola cranica. Vi tolgono la terra sotto i piedi, annullano la legge di gravità, modificano il vostro orologio vitale. Noi che lo sapevamo già abbiamo provato a dimenticarlo e siamo stati puniti duramente. Ma, dopo un silenzio durato sette anni, ritornano, alla loro maniera. Bentornati.

Label: Portobello
Anno: 2011

Tracklist

  1. Silver Time Machine
  2. Black Hole
  3. Your Loft My Acid
  4. Medication
  5. Coum
  6. Witchdance
  7. Scissors
  8. Drone Reich
  9. Lightning Bolt
  10. Savage Love

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