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dic 01

Lettera 22 – Contorno Occhi

“Nero su bianco, impronte sui tasti ed una Lettera 22 come un pianoforte”.
La poesia, spesso, ha glorificato i suoi miti servendosi di quei piccoli oggetti che hanno conferito profondità ad un particolare autore, che hanno simboleggiato la sua irriverenza o che, invece, hanno contraddistinto i contorni dei suoi versi, come fossero catalizzatori d’un ben più confuso talento pratico.
La macchina da scrivere, più d’ogni altra cosa, ha svolto (e continua a svolgere) questa funzione: non di rado, infatti, nelle varie reading letterarie ormai in voga in ogni locale della penisola, capita di notare, a bordo palco, un cimelio di questo tipo, come se tramite la loro stessa presenza fosse possibile evocare gli spiriti dei vari Bukowski, Carver o Kerouac.
Quanto una simile operazione possa realmente rivelarsi funzionale è per me ignoto; quel che posso di certo affermare, invece, è che se una band emergente italiana decide di adottare un monicker tanto suggestivo quanto sfacciato, allora le cose sono due: o la band in questione, in mancanza di sostanza, si limita a giocare con le parole per mascherare le proprie carenze, oppure ha davvero qualcosa da dire.
Il caso dei marchigiani Lettera 22, fortunatamente, appartiene al secondo gruppo: quattro ragazzi con una buona dose d’energia, buone idee e buone capacità alle prese con un rock viscerale, cantautoriale e malinconico.
Certo, una simile definizione potrebbe risultare stringente, per una realtà tanto sfaccettata quanto quella degli autori di questo Contorno Occhi e la verità, infatti, è proprio che nelle sfumature sembra risiedere l’anima più affascinante del four act marchigiano: Contorno Occhi è un album in grado di passare dalle atmosfere post rock di Una parola al drammatico esistenzialismo di Calibro Ventitré senza risultare snervanti, né tantomeno senza suggerire l’idea, diffusa nei prodotti emergenti, che questi dieci brani siano stati “incollati” insieme per arrivare alla giusta lunghezza d’un full lenght.
Tutt’altro.
Ovviamente, non si tratta di un lavoro perfetto, privo di sbavature, ma nonostante i suoi errori, primo fra tutti l’eccessivo esibizionismo da divina Indifferenza, siamo di fronte ad una band che potrà davvero segnare il suo tempo.

Label: FOREARS
Anno: 2011

Tracklist:

01. Lettera ventidue
02. Calibro ventitré
03. Autunno
04. Cliché
05. Tennis Club Ticà
06. Una parola
07. Cara polvere
08. Ore
09. Himmlisch
10. Novembre

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  1. I Lettera 22 finalisti a Musicultura 2012 » musicZoom

    [...] di Musicultura presentando il brano Calibro 23, estratto dal loro disco di debutto Contorno occhi (qui la recensione), pubblicato da FOREARS a Novembre 2011, brano da cui è stato tratto anche un [...]

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