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apr 22

Simon Nabatov – Readings – Gileya Revisited

856Il pianista Simon Nabatov è emigrato dalla Russia nel 1979, da lí sono seguiti soggiorni in diversi paesi, compresi gli Stati Uniti e collaborazioni con tanti jazzisti e improvvisatori, prima di stabilirsi a Colonia in Germania. Si è già occupato di poesia e musica ed ha inciso per la Leo Records agli inizi degli anni 2000 due album dedicati rispettivamente a Mikhail Bulgakov ed al suo romanzo Il maestro e Margherita ed al premio Nobel per la letteratura del 1987 Josef Brodsky, questa volta con la partecipazione di Phil Minton che legge dall’opera Nature Morte. La letteratura russa lo coinvolge di nuovo in questa sua recente incisione dedicata ai poeti del futurismo russo, siamo intorno al 1910, prima della rivoluzione, in contemporanea con gli analoghi sviluppi in Italia con il manifesto di Filippo Tommaso Marinetti. I protagonisti russi sono Velimir Khlebnikov, Aleksei Kruchenykh, Vasily Kamensky, David Burlyuk e Vladimir Mayakovsky che formano il gruppo Gileya e si fanno conoscere anche loro con un manifesto pubblicato nel 1912, “Uno schiaffo in fiaccia al gusto del pubblico”. Anche loro si schierano per la modernità, come gli italiani, ma le loro preferenze politiche prenderanno direzioni opposte. Nabatov fa da catalizzatore e sceglie un gruppo in grado di seguirlo nel dare una nuova vita alle liriche di Gileya, ci sono il multistrumentista Frank Gratkowski con cui spesso a collaborato insieme, Marcus Schmickler, anche lui di Colonia, ai live electronics, l’americano Gerry Hemingway alla batteria e l’olandese Jaap Blonk che recita con delle tecniche vocali che ha affinato nel corso dei decenni nella continua ricerca di nuovi suoni e possibilità espressive. I versi, nella traduzione inglese, acquistano nella sua declamazione una forza travolgente, sono parole senza tempo, che ancora oggi svegliano l’ascoltatore. La musica svela la passione di Nabatov per la cultura della sua patria, oltre all’arte ci sono sentimenti profondi che qui emergono e trovano una forma sia nella scrittura che nell’improvvisazione.

Genere: avanguardia
Label: Leo Records
Anno 2019

Tracklist

01. Manifesto
02. Dyr Bul Shchyl
03. A Kiss In The Frost
04. Kho-Bo-ro
05. And Could You?
06. The Heights
07. Intermission 1
08. Palindrome
09. Momentwills
10.Spring
11. Intermission 2
12. Shokretyts
13. Intermission 3
14. Bo-Beh-Obi

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