«

»

nov 07

Simon Nabatov – Monk ‘n’ More

780Il pianista di origine russa Simon Nabatov risiede a Colonia, in Germania e da tempo si dedica sia all’avanguardia che al mainstream risultando uno dei piú creativi musicisti della musica contemporanea. Di recente ha dedicato un’incisione in solo ad Herbie Nichols, ora presenta un’altra incisione, molto originale come concetto, dedicata a Thelonious Monk. Come sempre ha registrato al Loft, club della sua città, in cui spesso si esibisce dal vivo. Questa volta mette insieme due registrazioni distanti nel tempo, cinque composizioni di Monk da lui interpretate e registrate nel maggio del 1995, e cinque improvvisazioni con live electronics con un programma di Hans W. Koch del giugno del 2013. Due modi di intepretare la musica, la tradizione e l’avanguardia, che sembrano completamente all’opposto se non fosse che con le sue idee visionarie riesce a dare una sorprendente unità all’intero CD. La sua interpretazione dell’universo monkiano è ricca di spunti, dallo stride piano a complessità armoniche unite alla velocità dell’esecuzione, senza che manchi quel fascino delle melodie e delle composizioni del pianista afroamericano. Pannonica ne è un bellissimo esempio, un’esecuzione stupefacente che scorre come un fiume in piena in cui l’esecutore/improvvisatore gestisce il tutto come se avesse a che fare con una sonata ricca di pianissimo e fortissimo. Light Blue è invece eseguito tirandone fuori il lato più poetico, ma ancora giocando con il tempo, accellerando e rallentando mentre si sviluppano armonie che sottolineano la spigolosità di questa musica. Il brano successivo, Electroacoustic Extensions 4 può sembrare più cervellotico, invece si inserisce bene nell’atmosfera generale del disco, aperto alle contamninazioni, senza barriere linguistiche di sorta. Sunrise Twice Redux è una lunga esecuzione, di olte quattordici minuti, in cui il pianismo di Nabatov ed i suoni elettronici sono ben integrati in una specie di sinfonia elettroacustica che esprime un suo lato sentimentale ed accattivante. Epistrophy chiude alla grande un disco che non solo ci mostra l’opera di un grande pianista, ma anche un artista che ha le idee e le motivazioni giuste per firmare qualcosa di veramente originale.

Genere: jazz
Label: Leo Records
Anno 2016

Tracklist

01. Skippy
02. Electroacoustic Extensions 1
03. Oska T.
04. Electroacoustic Extensions 2
05. Pannonica
06. Electroacoustic Extensions 3
07. Light Blue
08. Electroacoustic Extensions 4
09. Sunrise Twice Redux
10. Epistrophy

Lascia un Commento

Il tuo indirizzo mail non sarà pubblicato!

Puoi usare i seguenti tag HTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>