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ago 13

Yelena Eckemoff – Leaving Everything Behind

81lhGQJj0dL._SX466_La pianista Yelena Eckemoff è arrivata dalla Russia in USA, dove ora risiede, nel 1991 insieme al marito. Aveva già studiato presso il conservatorio di Mosca, l’arrivo nella patria del jazz l’ha messa in contatto con qualcosa di nuovo. È una musica che lei studiato profondamente apportandovi accenti nuovi, la propria esperienza di musicista e compositrice classica, mettendo insieme senza conflitti di sorta due mondi che spesso collidono. Le sue composizioni, il suo modo di comunicare le esperienze vissute la hanno portata a incidere con i batteristi Peter Erskine e Jon Christensen, con i contrabbassisti Arild Andersen e George Mraz ed il sassofonista Mark Turner. Per questa sua nuova incisione ha voluto dare uno sguardo al passato, alle composizioni scritte quando era in patria negli anni ’80, alla musica classica che rappresenta le sue radici. Insieme ai sidemen scelti per l’occasione ha reinventato il materiale scelto, insieme a lei Ben Street al contrabbasso e Billy Hart alla batteria. Per completare il quartetto ha scelto il violinista Mark Feldman, un musicista a suo agio nel jazz e nella classica, spesso esecutore della musica di John Zorn. Oltre alla musica, all’interno del booklet, ha scritto delle poesie che accompagnano ogni singolo brano, sono suoi anche i dipinti all’interno del booklet e sulla copertina. Dal Prologue che apre il disco si capisce subito che siamo distanti da altri colleghi che hanno a lungo lavorato in quest’ambito, come John Lewis o Jacques Loussier. C’è un poco di Bill Evans o di Keith Jarrett nella sua musica, ma anche tanta personalità e capacità di esprimersi e comunicare. Mushroom Rain, Leaving Everything Behind e Hope Lives Eternal sono le composizioni scritte in Russia negli anni ’80, Ocean of Pine nel 2005, un brano piuttosto complesso come struttura, gli altri sono del 2008, un periodo piuttosto creativo per la pianista. I momenti interessanti nei quasi ottanta minuti di durata del disco non mancano, da citare ancora Spot of Light con dei momenti in contrappunto di violino e pianoforte e Love Train, un brano caratterizzato dai forti ritmi di Billy Hart. La musica della Eckemoff è una scoperta interessante, arrivata dal nulla “lasciando tutto indietro” come indica il titolo del disco, ha arricchito il mondo del jazz di nuovi colori.

Genere: modern jazz
Label: L & H Productions
Anno 2016

Tracklist
01. Prologue
02. Rising from Within
03. Mushroom Rain
04. Coffee & Thunderstorm
05. Spots of Light
06. Love Train
07. Leaving Everything Behind
08. Hope Lives Eternal
09. Tears of Tenderness
10. Ocean of Pines
11. A Date in Paradise

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