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ott 17

Oprachina

Ormai la Slam Productions di George Haslam ha scoperto la scena nazionale che si dedica ad una genere di jazz piuttosto moderno ed avanzato. Con poche ma mirate produzioni il produttore e sassofonista inglese ci dà un quadro di quello che succede nella penisola fra musicisti che hanno idee che vanno al di là del mainstream. Gli Oprachina, gruppo romano, hanno avuto l´idea di rendere il loro album The Jazz Farm disponibile liberamente sul web incontrando con sorpresa l´interesse del pubblico. Eccoli ora al classico supporto digitale, CD, sempre con i loro ritmi spigliati e le loro invenzioni. I quattro – Enrico De Fabritiis sax tenore, Massimo Bognetti chitarre, Fabio Fochesato basso elettrico e contrabbasso e Adriano Gallinari batteria – hanno il pregio di fare una musica spigliata e varia, in cuic´è la chitarra acustica, ad esempio “Spezia” che apre il disco, oppure il free di “Sixa”, oppure la chitarra semiacustica di “Nuova Oprachina”. Poi c´è il basso elettrico ed il contrabbasso che continuamente cambiano l´approccio ai brani, quasi l´anima acustica e quella più fusion/free del gruppo. E poi il lato romantico di “Maria” (un duo di basso elettrico e chitarra), quello più misterioso di “Grigioscuro” (ancora un duo, questa volta di contrabbasso suonato con archetto e sassofono tenore) ed il finale “My Waltz”, che farebbe rabbrividire i ballerini di una scuola di valzer e che al contrario si fa apprezzare dagli ascoltatori per l´originalità ed il basso elettrico “impazzito”. Un simpatico disco cui si augura il successo del discoprecendente, disponibile solo in versione “liquida”.

http://www.slamproductions.net

01. Spezia
02. Le cose non sempre vanno come si suppone debbano andare
03. Ritrovato
04. Fat Fast (new version)
05. The Moon in August (new version)
06. Sixa
07. Nuova Oprachina
08. Lat
09. Maria J
10. Grigioscuro (new version)
11. My Waltz

1 commento

1 ping

  1. Hélène

    Très belles mélodies – je suis et reste fan de Oprachina tant la musique est belle.

  1. Oprachina in concerto » musicZoom

    [...] In occasione della XIV Settimana della Cultura, gli Oprachina si esibiranno domenica 15 aprile, alle 17:30, al Museo Nazionale degli Strumenti Musicali di Roma. “Oprachina” è l’unione di due parole: opra, china; neologismo italiano del primo Novecento, rappresenta il lavoro di fatica, alienante. Appaiono nella versione italiana dell’inno “Internazionale” e in molti scritti dell’epoca. Oprachina è la continua ricerca dell’equilibrio tra parti scritte e libere improvvisazioni, con l’obiettivo di contribuire alla costruzione di un linguaggio musicale contemporaneo. Il primo lavoro, The Jazz Farm, pubblicato con “Creative Commons”, ha portato Oprachina ad una visibilità mondiale e risulta ancora oggi essere l’album italiano legalmente più scaricato dalla rete con oltre 250.000 tra downloads gratuiti e licenze commerciali vendute, il brano Fat Fast è tra quelli premiati al Midem di Cannes del 2009. In concerto verranno presentati per la prima volta brani ed improvvisazioni dal nuovo cd 0pra China uscito per l’etichetta inglese Slam. Per leggere la recensione dell’album, cliccare qui. [...]

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