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mar 12

Silvia Bolognesi – Chicago Sessions

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L’avventura musicale della contrabbassista Silvia Bolognesi e della sua Fonte Rossa Records continua, la libertà espressiva questa volta si confronta in USA con dei musicisti di Chicago in una session breve, trentotto minuti, ma di bella intensità. Con lei dei jazzisti delle nuova generazione della Wind City, la violoncellista Tomeka Reid già ascoltata in Italia, il trombettista Russ Johnson, Mike Reid alla batteria e Dee Akexander e Dee Alexander e Emiliano Nigi alle voci. Si evoca l’avanguardia insieme al blues e ne spunta una musica profondamente afroamericana. È a partire dal primo brano, Constellation My Friend Who Look like a Ghost in cui si ascolta il quartetto che viene fuori una precisa estetica che si mantiene per tutto l’album, sugli intrecci di corde del contrabbasso e del violoncello la tromba di Johnson tira fuori dal cilindro un suono bluesy, radicato nella tradizione. Il brano si chiude con l’assolo della violoncellista con l’archetto, Tomeka è una strumentista molto duttile e capace di invenzioni estemporanee al suo strumento, insolito per il genere. It’s not the Sea è una bella melodia che ricorda certe atmosfere dei musicisti sudafricani intorno al compianto Chris McGregor. Gli intrecci di corde evocano l’Africa, la batteria si inserisce perfettamente nel contesto e la tromba di Russ Johnson prende un ottimo assolo. La voce di Dee Alexande arriva su Departure, dei vocalizzi misteriosi cui segue l’assolo di Johnson, un musicista che sa attirare l’attenzione per la varietà dei suoi assoli. Vision comincia con il contrabbasso della leader suonato in pizzicato, che si ritaglia due minuti per sè, poi arriva il tema, una melodia che ha le sue radici nell’Africa e la splendica voce della cantante che canta dei versi. Ha un’espressività molto forte, non ha caso è stata vocalista dell’anno in patria. Il lungo Languages / Sounds, Colours and Words che chiude l’album parte con l’intreccio delle voci della Aleaxander e di Nigi che confermano il titolo, cioè lingue (inglese, italiano), suoni, parole, colori, cui si aggiunge nell’esecuzione anche la tromba. È un brano piuttosto vario nel suo svolgimento dovuto anche alla lunghezza, in cui si sono situazioni sempre nuove ed in cui la ritmica svolge un lavoro egregio, sia la Bolognesi che il batterista Mike Reed che tira fuori dal cilindro ritmi sempre nuovi. Verso la fine Russ Johnson va in assolo, confermando la sua ottima vena improvvisativa. È un disco che nel complesso conferma il buon momento della contrabbassista italiana, perfettamete a suo agio nella cultura afroamericana.

Genere: modern jazz
Label: Fonte Rossa Records
Anno 2016

Tracklist

01. Constellation My Friend Who Look like a Ghost
02. It is not the Sea
03. Departure
04. Vision
05. Languages / Sounds, Colours and Words

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