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feb 11

Mike Freeman Zona/Vibe – Blue Tjade

blue-tjadeFra i migliori vibrafonisti che attualmente girano da un club all’ altro, oltre ai più famosi, come Bobby Hutcherson, Gary Burton, Joe Locke, c’è Mike Freeman, bravo a mescolare nel suo stile jazz, salsa, latin ed un poco di fusion con Clockworks, un brano che ricoda Mike Manieri e gli Steps Ahead. Le composizioni sono tutte sue, piuttosto coinvolgenti come ritmo e come melodia, e ben interpretate da una band dal ritmo coinvolgente. Jim Galloreto è al sax tenore ed al flauto (ottimi assoli su Cool My Curry Down, dall’aspetto funky, e Blue Tjade), Ruben Rodriguez al basso elettrico, Wilson “Chembo” Corniel alle percussioni, un armamentario con congas, bongos, campane, shekere e tutto quello che si porta dietro un bravo percussionista “latin”, e Willie Martinez alla batteria. Il titolo del disco è una dedica nascosta a Cal Tjader, uno dei grandi dello strumento, un altro accenno ai grandi è Dance of the Dead in cui si accenna a Namesake di Milt Jackson, già registrato insieme a Ray Mantilla. Pendulum è un altro brano molto accattivante, si può tranquillamente affermare che dei dieci brani proposti non ce n’è nessuno in cui manchi verve e freschezza. Sono una macchina che gira ben oleata, che trasmette ritmo e voglia di muoversi al pubblico. Non manca una ballad, Snow Flake, ancora con Galloreto al flauto, sono dei momenti convincenti, lenti e ispirati, i cui il vibrafonista prende un assolo di tutto rilievo. Freeman è stato in diversi gruppi di latin jazz, Ray Mantilla, Lucho Cueto Jose Mangual, ma il suo apporto al genere è piuttosto originale e con idee personali che gli derivano da una conoscenza enciclopedica di quello si suona sul suo strumento. Impressionante quello che fa su Agua y Piedra, cosí come l’assolo di stampo fusion di Jim Galloreto al sax tenore. L’album chiude con Low Rider, che è una conferma di quanto ascoltato in precedenza, assolo del leader, come sempre al massimo di giri, ritmi “calienti” ed il sassofono di Galloreto che è uno spettacolo a sé. Una produzione significativa che ha il pregio di rifarsi ascoltare senza problemi.

Genere: mainstream jazz
Label: Autoprodotto
Anno 2015

Tracklist

01. Cascade
02. Cool My Curry Down
03. Blue Tjade
04. Dance of the Dead
05. Pendulum
06. Snow
07. Clockworks
08. Making Conversations
09. Agua y Piedra
10. Low Rider

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