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ott 13

Piccoli Omicidi – Ad un centimetro dal suolo

a cura di Federico Rasetti

Piccoli Omicidi. L’arma del delitto? L’album di esordio Ad un centimetro dal suolo. Il gruppo reggiano farà il suo ingresso nella bolgia musicale indipendente, il 21 Novembre,  aiutato in questo debutto dall’esperienza di un complice d’eccezione alla produzione artistica: Paolo Benvegnù. Ma forse proprio l’hype di cotanta collaborazione tradisce le aspettative, non completamente soddisfatte, soprattutto dopo un primo ascolto. Sospeso fra reflussi di Perturbazione, Tiromancino, Le Vibrazioni, un ricercato pop melodico ma senza ritornelli abbastanza incisivi, e un alternative rock mai abbastanza coraggioso, il disco scorre comunque veloce, con un’ottima scelta di tracklist ed una spiccata vocazione cantautorale.
I Piccoli Omicidi si rivelano infatti killers scafati, già maturi sia nella composizione, che negli arrangiamenti – piccola chicca la tromba che sfuma con la voce femminile in Va gio (Vajont) – che nei testi. Killers dall’animo melodico e dolce, spiccano le tracce più armoniose e soffici rispetto a quelle più graffianti. I fiati e gli archi e gli ambienti a discapito delle elettricità. Non convince infatti la scelta de Il paese degli idioti come singolo di lancio, brano rock di denuncia ma senza la giusta carica e la giusta potenza di fuoco per smuovere le coscienze, che risulta anonimo rispetto ad altri brani cult del background, palese, dei Piccoli Omicidi. Rock alternativo anni 90: Afterhours, Marlene Kuntz, Tre Allegri Ragazzi Morti. Meglio B, decisamente più arrabbiata e convincente. Bam! Si intravede anche un po’ di ironia alla Zen Circus in Il mondo rosa,brano interessante, con le sue allusioni maliziose, che si distacca dagli altri per piglio, ritmo ed intenzione. Menzione speciale poi per Le notti bianche, strumentalmente molto curata, come del resto tutti i brani del disco, testo sentito e ricercato, voce posata, malinconica e rassicurante, atmosfere calme e setose; é un inno soffice e poetico di notti insonni e torbide, morbida come i materassi sui quali esse si appoggiano.
Piaceranno i Piccoli Omicidi. Ma rischiano di rispecchiare e perdersi nel tropo del loro nome, di non avere una caratterizzazione specifica; ottimi brani, ottimo tutto, soprattutto tanta passione che traspare, ma se solo ci fosse un po’ meno polvere anni 90 e più identità su questa arma del delitto…

Tracklist:

1 ‐ Fino Alla Fine Del Mondo
2 ‐ Il Paese Degli Idioti
3 ‐ Spine
4 ‐ Le Notti Bianche
5 ‐ La Canzone Del Partigiano
6 ‐ Vedrai Vedrai
7 ‐ Il Mondo Rosa
8 ‐ Vietato L’accesso
9 ‐ B.
10 ‐ Vivo Da Poco
11 ‐ Va Giù (Vajont)

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  1. Piccoli Omicidi su Musiczoom

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