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Marlene VerPlanck – The Mood I’m In

1451155158_folderLa cantante Marlene VerPlank (il cognome di nascita è però italiano: Pampinella) è arrivata al ventiquattresimo album per la Audiophile Records, una carriera semplicemente straordiaria dedicata agli standards, anche quelli non particolarmente famosi, ed al mainstream. Dopo il tour del 2015 in Inghilterra è andata in studio con il trio che l’accompagnava, costituito da John Pearce al pianoforte, Paul Morgan al contrabbasso e Bobby Worth alla batteria, oltre a Mark Nightingale al trombone e Andy Panayi al sax alto ed al flauto (su Free and Easy e I Want to Talk About You) che l’accompagnano con interventi mirati da un brano all’altro. Lei si conferma nonostante l’età, è del 1933, una validissima cantante che agisce da consumata storyteller, in grado di dare un significato ai versi che canta. C’è qualcosa di emozionale quando la musica avvolge tutto, grazie anche alla totale empatia con i musicisti inglesi che l´accompagnano. Non c’è niente di artificioso, di costruito, sembra tutto uscito da una band che si conosce a memoria e che ha una classe esecutiva straordinaria, anche negli interventi dei due fiati,  il trombonista con il suono molto vocale del suo strumento e Andy Panayi. Le composizioni sono di autori piuttosto noti, Billy Eckstine I Want to Talk About You, Duke Ellington All Too Soon e It Shouldn’t Happen to a Dream, ma qui non ci sono i brani più famosi della grande tradizione americana. Non fa niente, loro procedono senza problemi rendendo queste canzonii dimenticate piene di vita, testimonianza di una classe esecutiva di altissimo livello. Fra le cose piú interessanti All Too Soon con l’intervento del trombone che affianca la sua voce, insomma grande mainstream e grandi interpreti che conoscono lo swing così come Ellington l´aveva già annunciato in uno dei suoi brani più famosi (“non significa niente se non ha swing”). Il pianista John Pearce e la ritmica sono dei maestri in ciò, così come i sidemen americani di Marlene in altri dischi. It Started All Over Again/The Second Time Around, senza l´intervento dei fiati, è un bell’esempio di come l’empatia con il trio inglese sia perfetta.  Non mancano  interventi piuttosto moderni, come Andy Panayi al sax su This is Always, una brano del 1946 di Mack Gordon e Harry Warren.  Sull´album c’è abbastanza varietà nelle esecuzioni, dalla ballad al brano dal ritmo più movimentato e l´ottima qualità della registrazione fa il resto. Per chi apprezza il genere un disco consigliatissimo

Genere: jazz vocale
Label: Audiophile Records
Anno 2016

Tracklist

01. The Mood I´m In
02. Me and the Blues
03. Free and Easy
04. It Shouldn`t Happen to a Dream
05. Certain People
06. I Want to Talk About You
07. Come on Strong
08. All Too Soon
09. It Started All Over Again/The Second Time Around
10. This is Always
11. Mi Kind of Trouble You
12. Too Late Now

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