«

»

lug 31

2Cellos @ Ferrara Sotto Le Stelle

1Un clima ostile accompagna un po’ tutta la giornata del 30 luglio, facendomi temere il peggio ma d’altra parte rinfrescando gradevolmente l’atmosfera; si presenta ben altra temperatura rispetto alle precedenti serate dei Ferrara Sotto le Stelle, dove un caldo umido e zanzaroso ha mietuto qualche “vittima” (solo qualche calo di pressione eh, niente di grave) durante la data soldout di Nutini. Clima totalmente differente rispetto alle precedenti date quindi, non solo a livello di temperatura ma anche per via di un nutrito gruppetto di bagarini che accoglie la gente in piazzetta Savonarola, ovvero l’ingresso di piazza Castello. Una coda moderata ed ordinata si appresta ad acquistare gli ultimi biglietti disponibili ed anche io mi posiziono in fila, ma all’improvviso vengo fatto avanzare per recuperare il mio accredito; mi sento molto vip, ed anche un po’ in imbarazzo, faccio spallucce, ringrazio ed entro in tempo per approcciarmi all’ascolto dell’opening act di The Leading Guy, giovincello italiano che si racconta attraverso il cantautorato. Chitarra, voce e parole che spiegano le sue canzoni in inglese, personalmente ritengo non sia niente di più niente di meno di tanti altri, voce gradevole, brani piacevoli, con un’ironia tipicamente triestina (sua città natale, e non so come sia la tipica ironia del luogo ma mi piace pensare ce ne sia una) riesce comunque ad accattivarsi un pubblico numericamente in aumento. Un pubblico misto, piuttosto adulto, tanti mi sembrano i curiosi (il sottoscritto in primis), un pubblico eterogeneo, di quelli a cui piace un po’ tutta la musica, un pubblico tranquillo a tal punto che riesco a guadagnare una posizione favorevole alla visione del main act. Durante il cambio palco una ragazza shazamma la canzone in ascolto, non riesco a leggerne il risultato però il tutto mi fa pensare a quanto sia incredibile la tecnologia… Tecnologia che invece sembra dare qualche problema sul palco, perchè l’attesa è un po’ noiosa e nemmeno il viavai di tecnici riesce a tener alta la suspance. 2Ad ogni modo, abbastanza puntuali sulla tabella di marcia, le luci si spengono su piazza Castello ed entrano i due giovani violloncellisti: l’incipit è prettamente classico, due brani di riscaldamento fanno da presentazione al pubblico e settano un po’ l’atmosfera. Subito però si passa al più conosciuto, al pop rock degli U2 con Where The Streets Have No Name e tutto prende un’altra piega. Luka e Stjepan si scatenano, togliendosi di dosso i panni accademici del conservatorio ed indossando la loro anima più rock. L’ovazione del pubblico anticipa una piccola chiaccherata, parlano italiano con qualche pizzico di inglese, ma comunicano molto con la loro simpatia ed il loro fare un po’ da “provoloni”. Indiscutibilmente due bei ragazzi oltre che ottimi musicisti, il pubblico femminile (numeroso c’è da ammetterlo) si divide tra chi preferisce quello di destra a quello di sinistra, ma in tante vorrebbero essere al posto di quei violoncelli elettrici (nero per Stjepan e bianco per Luka). E ne è perfettamente consapevole Stjepan, sicuramente il più piacione dei due, che fa spesso e volentieri battute e dediche dei loro brani alle donne, soprattutto prima dei brani più romantici come ad esempio The Book Of Love. Ma ci sta, mi fa davvero sorridere questa comicità alternata a una incredibile bravura musicale e padronanza di uno strumento un po’ atipico. 3Non inventano nulla, reinterpretare brani pop con strumenti classici non è sicuramente la genialata degli ultimi anni, ma questa formula unita all’ingrediente della loro spiccata simpatia e ad una furba scelta delle loro cover, rende i 2Cellos una delle realtà più interessanti del momento (ed i numeri parlano chiaro). Il concerto diventa un piacere raro, ascoltare cover dei Coldplay (Viva La Vida) e dei Muse (Resistance) così riarrangiate, ai piedi del castello Estense, è davvero una sensazione splendida; i violoncelli si trasformano in chitarre (anche grazie agli effetti), ed il loro animo rock viene sprigionato a pieno; durante una pausa cabarettistica, Stjepan sottolinea il veloce movimento delle mani del collega Luka, frutto di tanto esercizio alludendo alla masturbazione, e Luka sta al gioco, e tutto il pubblico inizia a voler bene a questi due personaggi. Ancor di più quando chiedono di cantare le canzoni che suonano se si conoscono le parole, perchè in realtà loro non le conoscono. Ed il tutto si trasforma in un karaoke che è anche un pò Sarabanda, si cerca di indovinare le canzoni che vengono suonate: si passa da medley di Michael Jackson (Human Nature e Smooth Criminal), With Or Without You degli U2 con in coda Con Te Partirò (dove a fatica nascondo una leggera pelle d’oca), e poi tanti Ac/Dc (Welcome To The Jungle e Thunderstruck), senza disdegnare Voodoo People dei Prodigy (tanta stima per loro da parte mia), e poi Nirvana e Rolling Stones con Satisfaction che anche loro cantano al microfono. Un’ora e mezza che spazia tanti generi, tutti tenuti assieme dal suono del violoncello, questo strumento che almeno in questa occasione guadagna il primo piano e diventa protagonista. Ci sarebbe tanto da scrivere ancora, tanti erano gli appunti che mi sono scritto, ma difficile descrivere a pieno l’esperienza di questo concerto. Chissà se shazammando un brano dei 2Cellos viene fuori il risultato dei 2Cellos o della canzone originale; al prossimo loro concerto, farò una prova.

 

Grazie immenso a Sara Tosi che a questo giro con le sue foto si è davvero superata.

Lascia un Commento

Il tuo indirizzo mail non sarà pubblicato!

Puoi usare i seguenti tag HTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>