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giu 21

Hunger and Love – Billie Holiday 1915 – 2015

187Per il centenario della nascita della grande cantante afroamericana Billie Holiday, chiamata Lady Day dal pubblico degli appassionati, la Dodicilune nella persona di Gabriele Rampino ha deciso di produrre qualcosa di veramente speciale. Su due CD si presentano ventiquattro canzoni intepretate dalla Holiday nell´arco della sua lunga carriera, alcune delle quali scritte da lei. A cantarle sono le migliori colleghe italiane, ognuna presente con accompagnatori di propria scelta. La varietà di voci e di approcci, da quello più consueto del mainstream jazz al lounge e alla wolrd rende questo disco fra le cose più interessanti del panorama jazzistico internazionale, non solo italiano. Apre la band di Cecilia Finotti con atmosfere molto soft in cui si distingue il sax alto di Gaetano Partipilo. Tiziana Ghiglioni è accompagnata dal pianoforte di Simone Daclon, come sempre una grande interpretazione da una voce che trasmette oltre ai versi anche la vita che c´è dietro. Strange Fruit, una famosa composizione in cui nei versi si racconta un linciaggio del Ku Klux Klan, un messaggio piuttosto forte per l´America di allora, è cantanto da Lisa Manosperti in un´interpretazione molto speciale in cui il violino di Leo Gadaleta accentua il dramma degli avvenimenti esposti. il duo fra Lisa Maroni e gli strumenti etnici africani di Baba Sissoko ricorda un poco Norah Jones, un My Old Flame completamente stravolto e rinnovato. Chiara Pancaldi ci riporta al jazz più mainstream, ricco di swing, insieme al piano elettrico di Nico Menci ed al contrabbasso di Luca Bulgarelli. Loredana Meloda presenta uno You Gotta Show Me scritto dalla stessa Lady Day accompagnata da un trio molto interessante, swing, ritmo, una voce forte che celebra il lato più esuberante del jazz mainstream. Qualche brano dopo è Marta Raviglia a cantare un classico quale My Foolish Things con in sottofondo le elettroniche dissonanti di Alfonso Santimone che danno un aspetto “spaziale” all´insieme. Il sax schizoide di Piero Bittolo Bon rappresenta forse l´alieno, in ogni caso un brano fuori dai canoni che arricchisce la raccolta di suoni inusuali. Si va avanti così con brani che mostrano ricchezza di colori, molto interessanti sono Lover Man di Paola Arnesano con la fisamornica di Vince Abbracciante e The Man I Love di Rachele Andrioli insieme alla fisarmonica di Rocco Nigro, uno dei momenti più interessanti dell´intera raccolta, una voce roca, passionale, che scava nel testo rendendolo credibile nell´espressione di una sofferenza legata alla persona amata. Un altro momento speciale è You Don´t Know What Love Is di Elga Paoli, anche al pianoforte, insieme al poetico sax soprano di Gian Piero Lo Piccolo. Anche le cantanti che non citiamo contribuiscono alla grande al disco, che rappresenta un lavoro di altissima qualità. Il jazz italiano si presenta qui dal suo lato migliore, una produzione che certamente farà parlare ancora molto di sé.

Genere: jazz vocale
Label: Dodicilune Records
Anno 2015

Tracklist

CD1
01 – Cecilia Finotti – I Only Have Eyes For You
02 – Tiziana Ghiglioni – Eclipse
03 – Lisa Manosperti – Strange Fruit
04 – Lisa Maroni – My Old Flame
05 – Chiara Pancaldi – Detour Ahead
06 – Loredana Melodia – You Gotta Show Me
07 – Stefania Paterniani ed Elisa Ridolfi – Solitude
08 – Marta Raviglia – These Foolish Things
09 – Antonella Chionna – Left Alone
10 – Paola Arnesano – Lover Man (Oh, Where Can You Be?)
11 – Serena Spedicato – You’ve Changed
12 – Elisabetta Guido – God Bless The Child

CD2
01 – Serena Fortebraccio – Gloomy Sunday
02 – Camilla Battaglia – Sophisticated Lady
03 – Letizia Magnani – That Old Devil Called Love
04 – Rachele Andrioli – The Man I Love
05 – Silvia Manco – Misery
06 – Cristina Renzetti – For Heaven’s Sake
07 – Elga Paoli – You Don’t Know What Love Is
08- Mara De Mutiis – I’m a Fool To Want You
09 – Silvia Anglani – You Go To My Head Haven
10 – Barbara Errico – Don’t Explain
11 – Francesca Ajmar – Easy Living
12 – Gianna Montecalvo – No More Tears (for Lady Day)

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