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dic 23

Ultima Armonia – Someone Killed the Swan Laments on South Eastern Europe

707L´ascolto di questo toccante CD ci permette di fare conoscenza con un gruppo di musicisti serbi, alcuni residenti in patria, altri, come il pianista Stevan Kovac Tickmayer sono invece in pianta stabile in Francia. La loro musica guarda ai ritmi balcanici e quindi alla terra natìa, a quella tradizione popolare che è parte della cultura che portano con sé. E tuttavia, fin dalle prime note del disco, The Morning è evidente che sono musicisti colti, molto preparati sui loro strumenti: il suono del sassofono soprano di Boris Kovac
è senza ombra di dubbio quello di un artista che non ha più niente da imparare, neanche dai colleghi americani. Lirico, abile a inventare melodie sulla ritmica a momenti molto libera che lo sostiene ed a mantenere l´attenzione su quello che è un brano dallo sviluppo piuttosto complesso. A completare il gruppo ci sono Milos Matic al contrabbasso ed il giovane Lav Kovac alla batteria. il titolo che dà il titolo al disco Someone Killed the Swan è un´altra bellissima prova della band, un tema del pianista, ispirato alla musica della sua terra. Dolente, appassionato, è un brano che è in fondo una riflessione su quello che è stato il recente passato. Dopo il tema espresso al sax alto e le note del piano che danno l´idea di un´atmosfera lenta arriva il clarinetto basso a creare con poche note un qualcosa che scava sotto l´apparente tranquillità della melodia. A seguire Folk Cabaret in cui il pianoforte preparato evoca atmosfere da musica medioevale. È un modo di esprimere le proprie idee sull´improvvisazione in musica, ben chiarite all´interno del booklet: qui si spiega nelle esaurienti note la dicotomia fra compositore e improvvisatore nella musica europea e da qui ci si prende l´odierna libertà di improvvisare anche su musiche che conosciamo soltanto dal pentagramma. Dark Imprints è un altro momento molto lento in cui il virtuosismo al clarinetto basso di Kovac ci regala dei momenti molto intensi, un lamento che questa volta suona distante da quella che è la musica classica e si avvicina ai migliori esempi dei colleghi d´oltre oceano. Hymn è con una fisarmonica suonata a tempo lentissimo, poche note, ma dal significato profondo. Due brani sono in solo, Gardon Music II per pianoforte preparato e The Noon per sax alto solo. Un brano in cui il gruppo riesce a mettere tutto insieme, l´anima balcanica e quella jazz è The Rite, un ottimo esempio di jazz europeo. Si parte lentamente per poi sfiorare momenti free in cui l´uso del pianoforte preparato dà al tutto un´atmosfera molto particolare. Il lungo Final Lament è con Kovac al sax alto, le note scure del contrabbasso, la batteria che spalma di colori il tutto. il disco chiude così con melodie dal tono lirico, momenti ricchi di un feeling intenso e coinvolgente. La musica del gruppo sfugge alle definizioni correnti tuttavia trapela all´esterno quello che è il mondo interiori di musicisti fra jazz, classica, balcanica, che hanno dato un volto sincero alla loro ispirazione interiore

Genere: modern  jazz
Label: Leo Records
Anno 2014

Tracklist

01. The Morning
02. Someone Killed the Swan
03. Folk Cabaret
04. Dark Imprints
05. Hymn
06. Gardon Music Ii/piano solo
07. The Rite
08. The Noon/sax solo
09. Final Lament

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