Il jazz da camera non è un´invenzione odierna: l´idea di eliminare la batteria come base del ritmo era stata già realizzata da Jimmy Giuffre nei suoi famosi trii, ad esempio quello storico con Paul Bley al pianoforte e Steve Swallow al contrabbasso. Tim Ferguson, contrabbassista americano, prova anche lui qui a fare un disco dalle atmosfere intimiste, riuscendo a cogliere dei momenti molto belli, basta ad esempio il momento in duo insieme al pianoforte di Diane Moser in cui suona con l´archetto su Un bel lago, un brano quasi impressionistico i cui si susseguono momenti in cui usa la tecnica del pizzicato ed il trombettista Rob Henke fa ricordare il Miles Davis più classico. Il disco si presenta tuttavia vario, fra momenti improvvisati ed altri in cui la composizione ha il sopravvento. Silence di Charlie Haden apre la scaletta e nell´esecuzione si ispira a certe atmosfere delle più recenti incisioni di Tomasz Stanko. Altrove invece si presentano suoni più bop, ad esempio Only a Dream in cui ai puntuali accordi del pianoforte si accompagna un contrabbasso in pizzicato molto forte e la tromba sordinata, bella anche su A Drink and a Cigarette che ci ricorda di Miles . C´è il West Coast più cool di One for Mal e gli intensi momenti al contrabbasso solo su If You Call Me, Then I´ll Call You e Hold that Thought, il titolo che dà il titolo al disco e che vede anche un assolo molto lirico del trombettista. Nel suo complesso il disco presenta un´atmosfera crepuscolare che affascina all´ascolto. Nella note di copertina il leader scrive che è conscio che questa musica ha un piccolo pubblico, ma spera che l´apprezzeranno perché è anche frutto della passione per il genere. Ma come si fa a non riconoscere la bellezza ed il fascino di una tale opera?
Genere: mainstream jazz
Label: Planet Arts
Anno 2014
Tracklist
01. Silence
02. Only a Dream
03. A Drink and a Cigarette
04. Trumpet Bass Segue
05. One for Mal
06. Un bel lago
07. If You Call Me, Then I´ll Call You
08. Hold that Thought
09. You
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