Dalle ceneri degli Urlautori, band palermitana dall’attitudine underground e dalla nutrita esperienza live, nascono nel 2013 gli Agosto su Marte, e si fanno subito notare superando le selezioni sia per l’Arezzo Wave che per il Festival Pub Italia. Il 2014 saluta l’esordio Canzoni per ferie alternative, disco che vede al mix e alla produzione artistica Fabio Genco (già con Nordgarden, Black Eyed Dog e Pierpaolo Marino) e al mastering Andrea Suriani. Gli Agosto su Marte, guidati dal songwriting asciutto e sottilmente ironico di Claudio Garda, sono una creatura eminentemente pop, operante lungo un asse creativo capace di cooptare la scrittura di grandi classici come De André, Piero Ciampi (Dylan e La vedi anche tu quella luce dal cielo), o più attuali declinazioni come Diaframma e Baustelle, con la verve elettrica e raffinata di Pulp e National (AIC e I Cani Randagi). Cè una determinazione schietta e limpida che innerva lintero ascolto, la freschezza di una band giovane alle prese con un immaginario iconografico, rifunzionalizzato però attraverso la personale ricerca di un focus, tra garage e club intimo. Un disco dalla poetica instabile e suburbana, dove forma e sostanza confluiscono in un indie-pop diretto ancorché fortemente estetizzante.
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