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mag 06

Lykke Li – I Never Learn

Lykke_Li_-_I_Never_LearnDescritto dalla sua stessa autrice come il capitolo conclusivo della trilogia iniziata con il versatile e interessante Youth Novels (2008) e proseguita con lo splendido ed emozionante Wounded Rhymes (2011), I Never Learn, nuova fatica della cantante svedese Lykke Li, arriva dopo il successo europeo del remix in chiave dance- pop del brano I Follow Rivers. Fortunatamente la bellissima interprete non ha deciso di piegarsi alle leggi di mercato e concepisce il suo lavoro meno orecchiabile e più sospeso: gli arrangiamenti di molti brani sono scarni ed essenziali, mentre a farla da padrone è soltanto la sua splendida voce, che, in alcuni passaggi, richiama una Nelly Furtado molto più intonata e gradevole. Neppure l’intervento alla produzione, accanto al fido Björn Yttling, del pop producer Greg Kurstin (Lily Allen, Kelly Clarkson) ha inficiato sul risultato finale, se non nella superballata da blockbuster Never Gonna Love Again, che sembra ricalcata sulla coppia Leona Lewis-Ryan Tedder.
Scorrendo i titoli delle tracce, è evidente come questo I Never Learn sia una riflessione amarissima sulla fine di una relazione analizzata però senza eccessiva malinconia o abbondanza di stucchevolezza. Lykke Li continua ciò che ha sempre fatto perfettamente: melodie pop che mirano dritto al cuore e dalla struttura mai eccessivamente complessa, seppur piacevolissima. E in questo terzo album abbondano momenti toccanti e riusciti: dalla title track, una commovente melodia acustica ed evocativa che si chiude con svolazzanti cori, al singolo No Rest For The Wicked, giocato su dolci note di pianoforte e invisibili percussioni o a Just Like A Dream, in cui le percussioni si fanno più presenti e si gioca con i sintetizzatori, ma protagonista è ancora un’interpretazione perfetta. Silver Line è una dolce canzone pop che si avvicina alla Lana Del Rey meno dark, laddove in Gunshot l’artista alza i toni sia lirici (“Gunshot, through my head and back / Gunshot, can’t take it back”) sia negli arrangiamenti, abbandonando il mood prettamente acustico. Ma Love Me Like I’m Not Made Of Stone, una meravigliosa ballata retta solo da una chitarra acustica, riesce a toccare le corde più profonde dell’animo. Heart Of Steel sfrutta un coro gospel e una struttura maggiormente teatrale con atmosfere alla Florence & The Machine, mentre la conclusiva Sleeping Alone è la ballata perfetta che Adele ricercherebbe per il seguito del suo 21, affogata da magniloquenti note di pianoforte e  atmosfere quasi jazzate.
Senza mai gridare le proprie emozioni, Lykke Li ci regala una dolcemara confessione d’amore che ha l’unico grande difetto di essere troppo breve. I Never Learn è un album ammaliante, sofferto, personale, ma universale, caratteristiche che il pop di qualità dovrebbe sempre possedere. Fortunatamente Lykke Li continua a ricordarci che pop non necessariamente sia sinonimo di cattiva musica, ma, al contrario, possa davvero scaldare il cuore.

Label: LL/Atlantic Records
Genere: Pop
Anno: 2014

Tracklist

01 – I Never Learn
02 – No Rest For The Wicked
03 – Just Like A Dream
04 – Silver Line
05 – Gunshot
06 – Love Me Like I’m Not Made Of Stone
07 – Never Gonna Love Again
08 – Heart Of Steel
09 – Sleeping Alone

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