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set 25

Superhorrorfuck – Death Becomes Us

Ucci, ucci, sento odor di cadaverucci…..Tornano a brandelli, pustole e rigor mortis raggelanti i veronesi Superhorrorfuck, superband di metal, street rock, hard rock glammy move e che un satanasso ne metta con il nuovo lavoro Death Becomes Us, e dall’ascolto la loro vitalità è alle stelle più che nelle tenebre, una forza magnetica e spettacolare di Rocky Horror Pictures Show, Alice Cooper, gli anni Ottanta dei Twisted Sister e hook radiofonici a iosa, praticamente una stranissima forma bizzarra e fighissima che smanetta rock’n’roll en travesti a palla, il grottesco amabile ed aggressivo che ha fatto grande il suono dei suoni.
Rifferama chitarristici e bastonate di pelli all’infinito, ghigni, fard ed ecchimosi violacee per un disco gasatissimo, puro inno alla trasgressione, a quella brutale ed entusiasta disumanizzazione artistica che segna ascolto ed occhio nel contempo, a quel tratto inconfondibile ed arty che ancora travolge stravolgendo ogni canone consunto della scena classic; ondate elettriche e piccole carezze melodiche con quei refrain coccoloni da accendino accesso all’infinito si inseguono in un running caleidoscopico, pirico per usare un aggettivo tanto caro a Mr. Dee Snider, una tracklist che prende fuoco e che ustiona e dove l’impatto diretto è assicurato e per niente scongiurabile. Anzi.
Morte e rinascita, rock dei presagi e loud grezzo, sgolato, un disco da immortali per una giovane band che vende e suona credibilità iper-amplificata, distorta, ricca nell’epica e spinta nell’energia più speciale che si possa sentire tra i gironi dell’underground tricolore, e poi quella “costumanza” policroma, il senso oltraggioso in fondo della vita, non una maschera ma una raffigurazione dell’istinto primario di atmosfericizzare quasi una paganità interiore che non vogliamo mai mettere in evidenza, ma c’è chi ci riesce a suon di febbricitanti amplificatori arroventati, ed un esempio è proprio qui dentro. Alcuni ospiti altisonanti come potete leggere nella tracklist ed un mondo beatamente “maudit” che si può assaggiare tra le ganasce elettriche di Dead world I live in, nelle tempesta corale e stadium della titletrack, nel fulminante rock’n’roll alla Tesla Voodoo holiday, nello speed assoluto di Break your shit o tra le trame glammy che Horrorchy Pt.III The Lord urlata a carotide gonfia, un list che è potenza della natura, una natura stravolta, ma che tende a ripetersi come le grandi personalità che fanno o hanno fatto indescrivibili appunti nel rockerama.
Intensità a mille, adrenalina a litri, pogo invalidante e watt industriali, i Superhorrorfuck saranno i vostri colorati incubi migliori.

Label: Logic (Il)Logic Records
Anno: 2013

Tracklist:
1. Dead world I live in
2. Down at the Graveyard
3. Death becomes us
4. Love after death
5. Voodoo holiday
6. The ballad of Layla Drake
7. Threesome with the dead
8. Ante-mortem pictures
9. Break your shit (feat Vikky Violence & Dixxi from London Based Helfire Club)
10. Headless groupie
11. Horrorchy Pt. III, The Lord*
12. Holy zombie (feat Frenky & Caste from Easy Trigger – Holy bullshit remix

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