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lug 15

Tanti ospiti per Castellarte

Castellarte taglia il traguardo dei vent’anni con un’edizione da record. Ventisei spettacoli di arte circense, musica, teatro, mostre, installazioni, conversazioni con esponenti della cultura ed un’ospite d’eccezione: Franco Dragone. Nel 1993 l’intuizione di un piccolo gruppo di amici innescò la scintilla che creò il primo festival di arte di strada del Meridione; vent’anni dopo Castellarte è uno dei grandi eventi della Campania e il più importante busker festival del centro-sud Italia. Un simile risultato è il frutto della immensa passione per “La strada” e per gli artisti che sanno trasformarla in un meraviglioso palcoscenico e del costante lavoro di una Associazione che ha saputo rinnovare costantemente una formula di successo innestandovi la linfa sempre nuova delle performance degli artisti più innovativi ed originali del panorama internazionale. “La strada” è il titolo scelto per questa XX edizione di Castellarte Festival internazionale di Artisti IN Strada che si svolgerà dal 26 al 28 luglio a Capocastello, il borgo medievale di Mercogliano da sempre fascinoso palcoscenico di un Festival che lo scorso anno ha largamente superato le 50.000 consuete presenze annue e che, quest’anno, è pronto a dare di più.  Quest’anno sarà presente un ospite specialissimo, Franco Dragone, artefice degli spettacoli di maggior successo del Cirque du Soleil e fondatore della Franco Dragone Entertainment Group, la compagnia che gira il mondo con spettacoli capaci di coniugare originalità, incredibile raffinatezza, talento e sperimentazione.
A Castellarte si esibirà la Compagnia Radici di Cairano, paese d’origine di Dragone, nata dal laboratorio di teatro-azione svoltosi nel paese irpino sotto l’egida dell’illustre conterraneo che, come ha fatto in Belgio, sta cercando di mettere la sua immane esperienza al servizio di questo meraviglioso paese. Saranno di scena anche il marionettista ungherese Bence Sarkadi, la straordinaria Laura Kibel che usa piedi e mani come burattini e il ventriloquo Dante Cigarini che sarà protagonista anche di un particolarissimo “workshop solidale” di ventriloquismo il cui ricavato andrà interamente in beneficenza a Don Vitaliano Della Sala, parroco barricadero di Capocastello e grande appassionato di arte di strada. Un cenno a parte lo merita senz’altro “Diario di viaggi”, della compagnia irpina CO.CIS con la regia di Gianni Di Nardo e prodotto dal Teatro 99Posti. Protagonista dello spettacolo è Francesco Di Nardo, oggi novantenne ed ex prigioniero di guerra nella Germania della II Guerra Mondiale, che due anni fa ha ripercorso con il figlio Gianni i luoghi della sua prigionia. Questo spettacolo è il racconto di questa duplice strada: quella del viaggio e quella della memoria
Arrivano da Canada e Stati Uniti e sono gli Strange Comedy, provengono da scuole prestigiose come quella teatrale di Jacques Lecoq o le scuole circensi di San Francisco e si sono esibiti in tutta Europa e con il Cirque du Soleil a Las Vegas. Talento innato, grande esperienza e straripante verve comica sono il tratto distintivo del duo nel suo spettacolo fonde: teatro di figura, giocoleria, equilibrismo, cabaret e circo. Diogo Alvares è brasiliano ma ha fatto dell’Europa la sua seconda casa, il suo spettacolo è silenzioso ma animato dalla straordinaria abilità nella prestidigitazione e nell’illusionismo. Carte, sigarette, palle da biliardo ed altri oggetti diventano protagonisti di numeri eleganti e divertenti in un crescendo di virtuosismo che coinvolge il pubblico di tutte le età. L’olandese Michael Beckers, in arte Bapo, è il figlio di un diplomatico e ha da sempre amato il circo. Bapo si è esibito in tutto il mondo elaborando la propria straordinaria miscela di bicicletta acrobatica, Pierrot saltatore e surreale musicista che suona le innumerevoli trombette cucite sul suo costume. Andrea Fidelio, in arte DJ Busker, ha vinto per la categoria Uanmensciò l’edizione 2013 del Concorso Cantieri di Strada organizzato dalla FNAS Federazione Nazionale di Artisti di Strada. Manipola vinili, usa la beat box, la giocoleria e l’umorismo in uno spettacolo dal ritmo musicale coinvolgente.
Eusebio Martinelli è un trombettista che nasce dal mondo del conservatorio per approdare al palco di grandi musicisti come Vinicio Capossela, Marc Ribot, Mauro Pagani, Tonino Carotone, Roy Paci, Calexico e tanti altri. Con la sua Gipsy Abarth Orkestar ha pubblicato il cd dal titolo Gazpacho e a Castellarte porterà la sua musica coloratissima, travolgente ed originale la cui dinamica conquista l’orecchio, il cuore e il corpo dell’ascoltatore. Sono londinesi e, da bravi inglesi, sono piuttosto ecccentrici. La Trans-Siberian March Band è una banda di ottoni balcanici composta da 13 elementi ed avvezza a mettere in scena una ricetta musicale a base di suoni klezmer, turchi, latini e russi. Abbigliati in mirabolanti e coloratissimi costumi, non vi lasceranno altra scelta che farvi trascinare in esaltanti danze. Dopo lo straordinario successo dello scorso anno, tornano i Guappecartò. Italiani naturalizzati francesi, sono un trio che presenta un travolgente repertorio originale di brani che fondono atmosfere francesi, patchanka, ritmi balcanici in una miscela esplosiva che invita alla danza. Il violino di ‘O Malamente, la fisarmonica di Dottor Zingarone e la chitarra di Frank Cosentini invitano ad un viaggio musicale appassionante e divertente. Sette elementi per Sugar Daddy & The Cereal Killers e atmosfere anni ’40 per la band meneghina affermatissima nel circuito vintage. Rhythm and blues, swing, blues e gospel risuonano nei brani della band che si ispira alle atmosfere della Chicago del proibizionismo e le attualizza in uno stile urbano molto popolare. Finaz è il chitarrista e il co-fondatore con Enrico “Enriquez” Greppi della Bandabardò, ma anche il protagonista di questo progetto solista in cui il virtuosismo chitarristico e l’energia strabordante sono padrone del campo. Anomalo personaggio della scena alternativa europea Dj Pravda si esibisce in dj set scatenati a base di un letale mix di balkan beat, gipsy groove, russian ska, tarantella e latin patchanka. Un viaggio immaginario tra Urali, Pirenei, Appennini e Mediterraneo che trascina in inevitabili danze. Torna per la quarta volta Vinyl Gianpy a coinvolgere il pubblico nelle sue epiche performance a base di vinili, cartelli e megafono. Avellinese purosangue, il “Dj del popolo” ha portato il verbo del rock’n’roll, del beat, del rhythm and blues in Italia ed Europa; a Castellarte è stato protagonista di show indimenticabili, per quest’anno ha in serbo interessanti sorprese. Il folk si tinge di rock con gli irpini ZekeTam che omaggiano le culture popolari di tutto il Meridione e rivisitano gli antichi canti con l’energia di suoni più contemporanei. A Castellarte portano i brani del “Si Dio vole Tour”. Everybody Needs Some Blues è il nome della band irpina nata dalla passione per la musica dei Blues Brothers; nel tempo l’amore per quelle atmosfere si è tramutato in uno stile più personale ed in brani originali apprezzati dal pubblico e dalla critica. Al Premio Mia Martini hanno conquistato la palma di “Progetto più originale del 2011”, loro sono i Takabum una scatenata banda di ottoni che amano esibirsi con grandi girasoli sui cappelli. Hanno suonato in moltissimi festival jazz e non, sempre conquistando il favore del pubblico grazie al calore della loro musica ed alla loro simpatia. Arrivano da Prata P.U. e sono i Karmaregà, orchestra nata dall’idea di Giuseppe De Micco e da sempre accompagnata da Holly, la variopinta bambola di pezza mascotte del gruppo. Lei, colorata fino a sembrare una maschera, simboleggia la condizione dell’uomo odierno, nascosto dietro le maschere del conformismo ed in cerca della propria autenticità. Ancora folk con la Dioniso Folk Band, indipendenti e fautori di un concetto di “resistenza” applicato alla musica che deve, appunto, opporsi ai prodotti preconfezionati dal marketing discografico per mantenere la vera essenza espressiva. Cinque irpini e la passione per le atmofere retrò, sono The Jumpers e sono irpini. Abbigliamento coloratissimo e amore per gli anni ’50 e ’60 sono la loro carta d’identità, sul palco ricreano la freschezza di atmosfere musicali tuttora amatissime. La Lumanera è la storica formazione irpina di folk militante capitanata da Massimo Vietri; tammurriate, tarantelle, pizziche e canti popolari del Sud sono nel DNA della band che mira a mantenere vivo il sentimento che anima queste sonorità dell’area circum-mediterrranea. Fascino verace e divertimento sono l’essenza stessa della musica popolare e la Lumanera sa mantenerne intatta la fragranza. Musicista vagabondo, Sandro Joyeux getta un ponte tra la canzone francese e i ritmi del mondo. Con lui viaggeremo sulle strade polverose africane, nelle banlieu multietniche d’Oltralpe e nei ghetti giamaicani e ascolteremo storie di bambini-soldato, villaggi e foreste in pericolo. A Castellarte presenta il suo disco eponimo che racconta il milione di chilometri percorsi dal musicista in autostop e con la chitarra in spalla. 4Medoubeldub cercano suoni nuovi per diffondere musica profonda sotto chiave dub con contaminazioni elettroniche e piccoli germogli Roots. Sono: Forlai, Singer Pan, Nuno, Janis e Family Man. Arrangiamenti eleganti e moderni di brani classici, suoni di bossa nova e samba sono il biglietto da visita di Animanova progetto musicale di Gabriella Cascella. Vincenzo De Martino, Federico Perfetto e Edoardo Di Maro. Cesaria Evora, Caetano Veloso, Tom Jobim sono alcuni dei loro ispiratori ed “Embora” è il titolo del loro primo cd.

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