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giu 01

Fantasia – Side Effects Of You

a cura di Marco Valchera

Il problema di Fantasia Barrino, vincitrice della terza edizione a stelle e strisce di American Idol, è lo stesso di un’altra grandissima voce dell’r’n’b contemporaneo: Jennifer Hudson. Le due, che duettarono in un brano da capogiro in Jennifer Hudson, I’m His Only Woman, sono dotate di timbri vocali fuori dall’ordinario, ma non riescono mai a creare un album che le consacri anche musicalmente. Se l’ultima prova della Hudson era, a tratti, imbarazzante, la Barrino, lungo la sua discografia, ha pubblicato un esordio terribile, seguito dall’ottimo Fantasia (2006), e, poi, Back To Me (2010), dove a parte il singolo Bittersweet, vincitore di un Grammy come migliore performance r’n’b, e qualche altro sparuto brano, le sue splendide interpretazioni erano soffocate da arrangiamenti scontatissimi ed effetti artificiali patinati. Anche questo quarto Side Effects Of You risente degli stessi problemi del predecessore: affidato esclusivamente alla produzione di Harmony Samuels, alterna momenti riusciti ad altri ingenui e labili, che gravano sul risultato finale. Non aiuta neanche il fatto che, per la prima volta, l’artista si sia dedicata alla scrittura di alcune delle tracce contenute: come per la gran parte della scena r’n’b- soul attuale, le liriche sono, in più passaggi, imbarazzanti e al limite dell’elementarità. Su tutto si staglia, come sempre, la sua voce graffiante ed unica, che l’aveva portata ad interpretare durante il reality, con grande sicurezza, classici come Summertime o Chain Of Fools della Franklin, senza sfigurare: ciò che manca a Fantasia è un team che la aiuti nella scelta di brani adeguati, che, fino ad ora, scarseggiano nella sua carriera.
Side Effects Of You si apre con Supernatural Love, un’ottima mid tempo dalle sfumature hip hop, grazie anche al featuring di Big K.R.I.T., che guarda alla regina di questo genere, Mary J. Blige, reggendo molto bene il confronto. Ain’t All Bad è un passo falso: un reggae-r’n’b confuso e scontato, con un chorus, che ricorda la peggiore Monica, nonché “sporcato” da tanti suoni superflui senza capo né coda. La ballata If I Was A Bird è un pop-soul alla Leona Lewis, macchiato da parole trite (I didn’t want you to hold my hand/but I kind of like the thought of having a man) e da uno strumentale risentito almeno decine di volte da altri artisti. Il breve interlude Girl Talk introduce il pezzone hip hop Without Me, con la collaborazione di Kelly Rowland e la rediviva Missy Elliott: le tre si lamentano dei propri uomini su una base dai bassi potenti e dirty south. La title track, scritta esclusivamente da Emeli Sandé, possiede la classe dell’autrice di Our Version Of Events: sorretta da un pianoforte e da un ritornello di ampio respiro, la Barrino mostra un grande talento. Get It Right è un simpatico numero quasi bop ma prescindibile; So Much To Prove, di nuovo, guarda alla Blige o alla sua erede Keyshia Cole: forse troppo breve, è una mid tempo r’n’b-hip hop di piacevole fattura.  La seconda metà dell’album, purtroppo, è la parte debole, con una serie di composizioni bruttine e risentite: Change Your Mind, la peggiore, è una scopiazzatura di Hip Hop Star di Beyoncé, ma con un chorus tremendo; Lighthouse sfrutta strofe rappate su un instrumental soulful, ma siamo lontanissimi da Lauryn Hill; il singolo Lose To Win, su un sample di Nightshift dei Commoders, fa il verso a Tina Turner, ma è tutto altro che memorabile. End Of Me, al contrario, è un buon brano r’n’b vicino alla Cole, Letoya o alla dimenticata Shareefa. La conclusiva In Deep è scialba e chiude nel peggiore dei modi un album, che riconferma quanto Fantasia abbia bisogno di grandissimi talenti che le confezionino qualcosa di meglio di questo Side Effects Of You.

Label: RCA
Anno: 2013
Tracklist

01 – Supernatural Love
02 – Ain’t All Bad
03 – If I Was A Bird
04 – Girl Talk (Interlude)
05 – Without Me
06 – Side Effects Of You
07 – Get It Right
08 – So Much To Prove
09 – Change Your Mind
10 – Lighthouse
11 – Lose To Win
12 – End Of Me
13 – In Deep

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