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dic 06

Chinasky – Third Untitled Album

Ci sono cose che non si riescono a spiegare. Sarà la nostra limitatezza, le tante cose che ci distraggono, i fenomeni che appaiono e scompaiono all’improvviso. A volte però qualcosa ci colpisce e ci si ferma per pensare.  Per esempio, a quale motivazione mi ha spinto a interessarmi a questo disco nello stesso periodo in cui qualcuno che conosco è caduto da cavallo. Oppure a come mai un gruppo come i Chinasky non sia conosciuto e affermato a livello nazionale. Ecco, dopo aver assaporato a fondo l’ultima goccia di White Times le questioni e i dubbi si moltiplicano e ci si chiede in quale razza di Paese stiamo effettivamente vivendo. Poco male, in quello dei Chinasky la fantasia è al potere con garbo ed una innata dote di classe. Oltre a un certo bagaglio di esperienza riconosciuta per una storia ormai lunga 11 anni. Che non ha bisogno di slogan o appelli, ma un semplice Third Untitled Album da annunciare.
Non è importante la forma, quanto la sostanza, e qui ce n’è abbastanza per stravolgere ogni vostra aspettativa. Supercalifragilisticsound è un dolce antipasto fatto di continui rimandi e derive psichedeliche che abbonderanno nel resto del disco. It’s on you sorprende e meraviglia per intensità e costruzione, mentre My mind, vero e proprio manifesto del mood dell’album ci dà le indicazioni geografiche per raggiungere la destinazione finale: un luogo affascinante e colorato che sta dentro noi stessi. L’immaginazione futurista di 2135, A Suicidal Lullaby si sposa con i ritmi accelerati di Sex, Oil & Guns; il pop di derivazione sixties, le cui melodie pervadono irresistibilmente il disco, si intreccia con il rock e con un uso stratosferico delle chitarre, maneggiate a volte con durezza (i riff di Falling in Love with a Waitress again risultano quasi eccessivi, ma rendono bene il contrasto),  a volte con una certa dose di solennità che dona un’aurea regale alle singole tracce (In the air raggiunge livelli compositivi maestosi). Con in più un uso sapiente dei synth, mai invadenti o esagerati, ma dolci animali da compagnia.
Se la forza dell’improvvisazione viene generalmente ingabbiata in una dimensione selettiva e ripetitiva come quella di un disco, sfrondandola di quegli elementi fortuiti tipici della dimensione live, in Third Untitled Album questo non si avverte. Sembra quasi di assistere a un live in cui niente è banale e ripetitivo e il caso può cambiare le carte in tavola in ogni momento. Provate a cambiare anche voi e fermatevi un attimo a pensare. Magari riuscite a spiegarmi alcune cose.

Label: Garage Records
Anno: 2012

Tracklist

1.    Supercalifragilisticsound
2.    It’s on you
3.    My Mind
4.    2135, A suicidal Lullaby
5.    Sex, Oil & Guns
6.    Ego
7.    Seba Song
8.    In the Air
9.    Falling in Love with a Waitress Again
10.    Terence
11.    Winter
12.    White Times

2 comments

  1. Ruggero

    Grazie MusicZoom per la fantastica recensione, lieti di aver scaldato la vostra redazione in questo gelido inverno!

    Spero sia lecito…ma chi fosse interessato all’acquisto di questo album può seguire questo indirizzo: http://www.garagerecords.it/artisti/chinasky/

    :-)

  2. DonnaKatya

    Alcune di queste domande i Chinasky non se le sono neppure mai fatte. Hanno suonato liberi, ingenui ed ispirati, raccogliendo, di tanto in tanto, feedback positivi ed intelligenti come il Vostro. Grazie.

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