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mag 31

Flats – Better Living

Tra le certezze della vita quotidiana musicale abbiamo spazi già esplorati e vivibili, in cui ci si può insediare facilmente ed in cui il nomadismo trova finalmente pace e si trasforma in comunità stanziale: qui crescono le comunità più rigogliose e prende vita la civilizzazione o presunta tale, con annessi e connessi. Ma all’interno del panorama musicale contemporaneo vi sono anche le zone limitrofe, quelle aree di confine dove avventurarsi è più rischioso, i pericoli sono sconosciuti e le bussole impazziscono. Qui, in un non meglio identificato territorio al confine con hard rock, heavy, punk e hardcore, si possono trovare gruppi di banditi, terroristi e trafficanti che imperversano nell’oscurità arrecando timore all’incauto viaggiatore. È qui che potete imbattervi nei Flats, rumoroso quartetto londinese il cui debutto per la One Little Indian atterrisce per convinzione e potenza sonora. A dispetto del titolo, Better Living sconvolge con una sessione ritmica potente ma agile, precisa e veloce quando serve, grazie ai muscoli di Samir Eskanda ed al basso di Craig E. Pierce. L’impatto violento non viene per nulla attutito dagli scorticanti  riffoni sabbathiani di Paul Angeles, che introducono il lavoro nella memorabile Foxtrot sorta di benvenuto nel mondo Flats che non lascia scampo a nessuno. La voce urlata, esagitata e quasi ingabbiata di Daniel Devine tende ad esasperare ulteriormente i toni rendendo l’ascolto una deliziosa espiazione continua dei propri peccati attraverso le 12 tracce di questo disco. Il risultato è uno strano connubio tra i suoni alternativi, grunge, noise, ma in definitiva possenti di band come i Melvins (evidente dalla già citata Foxtrot ma da molti altri episodi come l’ondulatoria Frostbite ) ed episodi di derivazione chiaramente hardcore, come l’esplicita Fast, arrangiata in maniera sontuosa, e l’estrema Shuffle sconsigliata a chi soffre di tachicardia. Un certo uso del basso e l’improvviso erigersi di montagne sonore invalicabili (Country) fanno spesso pensare ad una versione incattivita degli A Place to Bury Strangers, mentre la cover di Crucifixion degli Hellhammer può far ricomprendere il gruppo nella categoria metal con tutto quello che ne consegue. Non ne siamo così sicuri, nelle zone di confine tutto ciò è labile ed opinabile. Ma in fondo non è importante: il gruppo spacca veramente, il resto sono solo chiacchiere ed opinioni. World is Flats.

Label: One Little Indian
Anno: 2012

Tracklist

1.    Foxtrot
2.    Tango
3.    Shuffle
4.    Country
5.    Frostbite
6.    Fast
7.    Slam
8.    Crucifixion
9.    Moonwalk
10.    Macabre Unit
11.    Buzz
12.    Mambo

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  1. World is Flats » musicZoom

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