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feb 02

X-CIRCOS . city zoom / 01 / roma

X-CIRCOS @ Sinister Noise . photo Carlo Alberto Riolo 2012

X-CIRCOS @ sala prove Roma {Magliana} - photo Carlo Alberto Riolo 2012

Il 19 gennaio 2012 mi reco al Sinister Noise, noto e “tosto” rock club della capitale. In programma vi è un live degli X-Circos. Alle ore 19 sono già lì per assistere al loro sound-check, al termine del quale mi intrattengo con i 3 ragazzi della band sorseggiando un’ottima birra belga.

Ciao ragazzi, presentatevi ai lettori di MusicZoom.
Sono Marco Vendittozzi, voce e chitarra, questo è mio cugino Max Vendittozzi, bassista e Matteo Di Stefano, batterista. “Musicalmente sommati” ci chiamiamo X-Circos. La band esiste dall’agosto 2010.

Where are you from boys?
Marco: Roma, Cinecittà.
Max: Idem.
Matteo: Roma, Magliana.

Vi vedo su di giri, avete già consumato birra prima del mio arrivo o cosa?
Si, in effetti siamo raggianti. Abbiamo appena “chiuso” per la Revalve Records! Roberto, proprietario e fondatore dell’etichetta assisterà al concerto questa sera. A febbraio entriamo in studio ed a maggio uscirà il nostro primo disco!
Dieci pezzi più un intro: stasera li suoniamo tutti! Mi sa che MusicZoom porta bene…

Benissimo! Spiegateci la vostra tipologia di musica.
Il nostro sound è molto legato al rock anni ’70, con influenze hard e blues, e tendenze verso lo stoner. Il tutto condito da testi cantati in italiano.

Sapreste indicarmi quanto influisce la vostra romanità nel vostro approccio compositivo?
Ti spiazzeremo rispondendoti che pur essendo romani di Roma, e pur amando in maniera smodata la nostra città, quando stendiamo i nostri pezzi, cerchiamo di avere un approccio assolutamente universale. Roma ce la siamo cucita addosso nel momento in cui abbiamo battezzato la band X-Circos. Ci sembrava più che sufficiente per omaggiare le nostre origini e abbiamo deciso di non andare oltre, almeno consciamente…

Ora però ditemi del nome X-Circos…
Sai Carlo, X sta per 10 in numeri romani. Roma fino a pochi anni fa era divisa in circoscrizioni, oggi municipi. Cinecittà era la decima. Il palazzo della circoscrizione era indicato da un’insegna luminosa, che si fulminò per metà e non fu mai rimessa in funzione. La parte accesa era X-Circos, il resto non si leggeva. Fu così che quella scritta X-Circos, letta tutti i santi giorni per tanti anni ci restò “conficcata” in testa. Oggi l’insegna è stata soppressa.

Ragazzi com’è suonare a Roma?
Beh, non è un granchè purtroppo anche se noi riusciamo ugualmente a divertirci e prenderci le nostre soddisfazioni. Sono pochini i locali che ti chiamano perché veramente interessati alla tua musica. Il resto è più interessato al movimento di gente che puoi produrre. Per questo le cover band se la passano meglio. La nostra opinione su questo fenomeno è meglio che te la risparmiamo…

Aneddoti particolari sui live che finora avete fatto?
Finora ne abbiamo totalizzati una decina, tutti a Roma. Gli ultimi a Stazione Birra, Felt, ora Sinister Noise. Tutto è filato liscio, non abbiamo da riportare episodi clamorosi.

Sapreste indicarmi il minimo comun denominatore, una base di sentimento, un filo che lega ogni vostro pezzo, al di là della diversità delle tematiche trattate dai testi?
Il filo che lega tutti i nostri pezzi è un sentimento di rabbia…… rabbia ed indignazione.

C’è una frase delle vostre canzoni che vi rappresenta al meglio?
Marco e Matteo: “Mi sento nessuno” (dal brano “Nessuno” n.d.r.)
Max: “Non parlo con Dio” (dal brano “Non parlo con Dio” n.d.r.)

X-Circos, pro chi/cosa.
X-Circos contro chi/cosa.
Noi degli X-Circos siamo favorevoli alla botta.

Cioè???
“’A bbotta”, Cà! Godiamo come matti quando disponiamo di “alto voltaggio” sul palco durante i nostri live.

Contro?
Contro il clero. Siamo tutti e tre anticlericali, convinti.

Sapreste dirmi, in breve, il preciso momento in cui avete deciso di diventare musicisti?
Marco: Nel settembre del 1994 i Pink Floyd fecero 3 date a Roma, proprio a Cinecittà…

Non mi dire… Ero presente alla seconda data, quella del 19 settembre. Mi ero appena trasferito a Roma…
Marco: Pensa che ho seguito la prima data dal balcone di casa mia, il palco distava solo 200 metri. Per me fu un’esperienza profonda, oltre ogni immaginazione. Ero così preso dal concerto che non dissi nemmeno una parola. Ero in compagnia di tre cugini. La decisione di dedicarmi per davvero alla musica, a voler essere precisissimi, mi venne sulle magiche note di Shine On You Crazy Diamond… Volevo assolutamente accedere ad una delle due date successive, ma i biglietti chiaramente erano già esauriti da un bel pezzo, ricordo costavano 50.000 lire. Soldi per i bagarini non ne avevo. “Miracolosamente” un mio zio, che lavorava all’AMA (Azienda Municipale Ambiente della Capitale n.d.r.), ebbe due biglietti omaggio e me li regalò. 2 cugini erano così “sistemati”. Per “imbucare” gli altri 2 il giorno seguente lo zio rivenne a trovarmi con due tute dell’AMA. Che gioia! E che ridere! Tutti e 4 a vedere i Pink Floyd sotto casa, 2 con gli omaggi e 2 vestiti da “monnezzari”! Ricordo quel giorno e quel doppio gesto “storico” di mio zio come fosse ieri!

Marco / X-CIRCOS @ sala prove - photo Carlo Alberto Riolo 2012

Max: A casa mia mio padre diffondeva prevalentemente la musica di Baglioni e Fred Buongusto, che sinceramente non mi interessava granchè. Era il 1986, ascoltavo The Final Countdown degli Europe, ma non è questo il punto. Un giorno mio fratello tornò a casa con un vinile degli Iron Maiden, No Prayer for the Dying. Curioso glielo sfilai dalle mani e lo misi subito sul giradischi. Mi ipnotizzò al primo ascolto. Steve Harris in particolare mi stregò, mi cambiò la vita. Fu lì che scattò la scintilla.

Matteo: Ero “pischelletto”, stavo a passeggio con mio padre alla festa dell’Unità. Ad uno stand di dischi stavo per acquistare un disco dei Saxon (band heavy metal inglese fondata nel 1976 n.d.r.). Mio padre me lo fece posare dicendomi “lo comprerai la prossima volta, non hai mai ascoltato i miei lp”. Quando tornammo a casa mi fece ascoltare Led Zeppelin I. Conoscete l’importanza e la bellezza di quel disco, vero? Mio padre, non contento di ciò, il giorno seguente mi portò per la prima volta alle prove della sua band in cui indovinate cosa suonava? Capito perchè la musica è nella mia vita e perchè proprio la batteria?

L’album su cui avreste voluto suonare?
Marco: Assolutamente Highway to Hell degli AC/DC.
Max: Animals dei Pink Floyd, tutta la vita.
Matteo: Led Zeppelin I, che te lo dico a fà!

C’è una persona, un concetto, un oggetto, che vi motiva e vi da forza quando create musica?
Marco: Niente di particolare: direi me stesso, la voglia di conoscermi, di mettermi in gioco, talvolta di andarmi contro.

Max: La forza è nel mio attuale strumento, il basso, il secondo e credo ultimo che possiedo. Per me è un oggetto magico. Il primo che avevo era per destri girato al contrario…non se poteva vedè! Questo l’ho trovato grazie ad un amico che se non ricordo male nel 1998 mi chiama al telefono e mi dice che un suo conoscente aveva questo basso da vendere a 250 mila lire. Vado da lui, mi apre la custodia e vedo il Gibson EB0 modello diavoletto originale! Avevo solo 200 mila lire che i miei mi avevano dato perchè avevo rinunciato alla gita scolastica di fine anno a Parigi… Contratto per 200 mila lire e me lo porto via con le lacrime agli occhi!!! Poi dopo un pò di tempo, tramite un liutaio, vengo a sapere che quel basso è del 1968… Il valore preciso non me lo ha nemmeno saputo dire, ma si aggira intorno ai 1500-2000 euro… Ne vidi uno in un negozio di strumenti anni fa, modello più recente del mio a 2500 euro, ma quello è un noto ladro della capitale!

Matteo: Niente di particolare, ti confesso però che il fumare bene mi dà grande motivazione.

Matteo / X-CIRCOS @ sala prove - photo Carlo Alberto Riolo 2012

Se aveste la macchina del tempo in quale anno eventualmente spostereste l’uscita del vostro disco?
Marco e Max: 1970
Matteo: 1969.

Che musica c’è attualmente nei vostri hi-fi, auto, iPod?
Marco: Gov’t Mule, Dose e Humble Pie, Smoking.
Max: 20 dei Pearl Jam ed HP Lovecraft del 1967.
Matteo: Paranoid dei Black Sabbath ed Expresso II dei Gong.

Potreste consigliarmi una band, con “base” a Roma, per la prossima puntata di City Zoom? Mi direste anche il perchè della segnalazione?

Marco: direi i Dorsum Cloos.

Why?

Perchè ne sono il produttore artistico… e chiaramente perchè fanno bene quel che fanno, un bel rock, cantato in italiano.

Stanno a Roma, vero?

Oddio no, a Guidonia…

Matteo: ti segnalo i Cheers Monkey. Sono forti!

Altro da aggiungere???

Matteo: da due mesi sono il loro batterista…

Max, per te a questo punto faccio prima a cambiare la domanda, hai un’altra band oltre agli X-Circos? 

Si, i Misty Morning.

Progetti e ambizioni degli X-Circos.

Intanto andiamo col massimo entusiasmo ad incidere il nostro primo disco, poi vogliamo suonare in giro per Roma, allargarci in breve tempo nel Lazio, in Italia e poi chissà… Non ci poniamo limiti.

All the best X-Circos!

 

Max / X-CIRCOS @ Felt . photo Carlo Alberto Riolo 2011

5 comments

  1. MaxBax

    grande Carlo!!!!!!!!!!!!!!!!
    Niente male davvero, mi è piaciuta molto l’intervista! A presto per altri scatti!!!! ;)

  2. Sara

    ebbravi!

  3. G

    grandi!!

  4. marco xcircos

    grazie carlo, grande!!!!!!

  5. MarSUM

    …CAXXO, IO LI CONOSCO QUESTI…

    S-P-A-C-C-A-N-O!!!!!!!

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