Okkio, fasto punk garage in transito. Lungi da panegirici su traffico e similia, stiamo a parlare e scrivere di First Comig il lampante debutto dei baresi Sonic Daze, formazione di fede e argento vivo al posto del sangue che del garage rock, delle sue venosità punkyes e di tutto l’abbordaggio sonico caratteriale (teso come un agguato epidermico) ne fa questione “non trattabile”, uno tzunami di fuzz, ritmi selvaggi e irriverenza streetly che scorre al pari di una turbina in sei tracce tutte da pogare a farsi male, molto male.
Ci sono tutti gli ingredienti per un dejavù libidinoso, miasmi di vomito 77ttiani, urgenza di sputare in faccia tutta la libertà intransigente, pedaliere in cortocircuito e le stimmate del “catchyume” lordo e divino che solo il punk garage infilza sottopelle, un’esplosione che si piazza nel bel mezzo di un ascolto che stordisce tra ricordi e avanzamenti impeccabili. Si dice che dagli anni Ottanta non si esce vivi, figuriamoci da queste bastonate elettriche che i SD infieriscono con la grazia ribelle di chi la sa lunga di tecnica e spessore rocker, la loro è una energia che dispensa irrequietezza e voglia di vivere, oltre gli anni e ancor più in là delle mere contraddizioni sociali e umane, è sano veleno rock a tempo indeterminato.
Ramones, Kinks, Fleshtones a go go per una manciata supersonica di musica da cardiopalma, tra le quali solo le onde dolciastre surfers di So many colours riescono a mitigare la scossa amperica dell’intero lotto, scariche di adrenalina che dai pulse convulsi di Hear me calling allo speed carboidratico di Get out of the way passando dallo stage diving invalidante di When the sun, rovesciano negli orecchi il sacro fuoco dei Seventies, il sacro Graal della frenesia di spaccare tutto.
Ricordiamo, okkio fasto punk garage in transito!
Label: Autoproduzione
Anno: 2014
Genere: Garage-Rock’n’roll
Tracklist:
1. Hear me calling
2. When the sun
3. Amorality
4. So many colours
5. Come back tomorrow
6. Get out of the way
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