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mar 03

New World Beat – After Carnival

Un disco così è un pò speciale, quel sound forse non nuovissimo ma comunque ricco di feeling che mette insieme jazz, ambient, world music, acustico ed elettrico, fusion e rock, Pat Metheny e il Sudamerica e ti riconcilia con il mondo e quelli che ti stanno attorno. Del chitarrista americano vengono riprese due composizioni: Last Train Home (con delle liriche in portoghese) e Sueño con Mexico, quelle atmosfere da sogno americano con vedute immense di praterie senza confini ed il Messico delle cartoline per i turisti. Rese perfettamente con quegli assoli che scorrono senza problemi mentre solo ad un secondo ascolto si nota la complessità degli intrecci di un gruppo di musicisti di Miami datosi il nome di New World Beat intorno al bravo vibrafonista e compositore di nove degli undici brani Richard Sprince, che nel mixing del disco di è servito dei consigli di Gary Burton. Il fretless bass irrequieto di Diego Oliveira Brown e la batteria di Goran Rista sono un supporto indispensabile, così come i sassofoni, alto e soprano di Matt Vashlishan. A completare il gruppo ci sono i due chitarristi Tom Lippincott e Cezar Santana ed il percussionista Dwili Dewongy che aggiunge sapori esotici con la varietà dei suoi strumenti e fischietti. Ad ogni brano si imposta un´atmosfera suadente, con assoli di tutto rispetto e temi accattivanti. Il vibrafono fa pensare a qualche incisione di Gary Burton, ma qui c´è un atteggiamento più orientato verso la fusion che rende il disco più fruibile, allo stesso tempo si rifiuta la deriva verso uno smooth da colonna sonora dei grandi magazzini. La spaccata fra fruibilità e complessità riesce perfettamente. A parte i temi di Pat Metheny anche negli altri si respira quella atmosfera di leggerezza dei suoi dischi e le voci in sottofondo che danno un marchio inconfondibile. In compenso mancano qui le tastiere e la ritmica intorno al vibrafono è molto vivace. Il collettivo funziona, il lavoro al missaggio è stato perfetto e l´insieme in fondo trasmette una musica che sotto l´apparente facciata patinata merita un ascolto attento, perchè capace di passare delle emozioni. E quando si apre il booklet, con la foto aerea di Rio De Janeiro si capisce perchè lo hanno intitolato After Carnival.

Label: autoprodotto
Anno: 2012

Tracklist:

01. Beyond the Clouds
02. On My Day
03. The Dance Has Just Begun
04. After Carnival
05. Partido alto
06. Song for Brazil
07. Last Train Home
08. Adios Buenos Aires
09. Fantasia de Carnaval
10. It´s Not far
11. Sueño con Mexico

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