«

»

dic 19

Brian Fielding – An Appropriate Response – Volume One

brianfielding15_grFin dal primo brano, dedicato al collega Fred Hersch, si capisce che questo album di Brian Fielding ha qualcosa di speciale, un mainstream con tante invenzioni che sorprende, fatto insieme a dei musicisti piuttosto noti nell’area di New York per le loro collaborazioni importanti. Nonostante i suoi capelli bianchi Fielding non ha ancora inciso in proprio in quanto la sua attività principale è quella di avvocato. Tuttavia, per chi avessed ei dubbi, è un gran bel pianista, come dimostra qui, al di fuori di quello che va per la maggiore perché va di moda. Il suo è un jazz sincero e originale, che sorprende all’ascolto, anche per l’abilità nel portare i suoi sidemen verso direzioni per loro nuove. Il quartetto è completato da Ali Jackson, alla batteria, musicista attivo al Lincoln Center con Winton Marsalis e leader a sua volta, c’è Mike Lee, sassofonista che negli anni ’80 è stato con Dave Douglas, poi in diverse big band, fra gli altri anche con Oliver Lake. Al contrabbasso c’è Andy McKee anche lui in tanti progetti importanti. Il leader non sfigura per niente di fronte a musicisti di tale levatura, anzi, li guida con autorità, prende assoli di tutto rispetto ricchi di profondità armonica ed immaginazione rendendo il disco una piacevole sorpresa per chi voglia approfondirne la conoscenza. Siamo nell´ambito di un jazz modale e si ascoltano momenti proprio interessanti, prendiamo ad esempio Letting Go, grande assolo del sassofonista ed atmosfere piuttosto avanzate in cui la ritmica mostra di essere al passo con i tempi. Ottimo l’assolo del contrabbasso accompagnato con swing e gusto dalla batteria. Ovviamente il tema, che arriva alla fine, fa la sua parte, perché Fielding è anche un bravo compositore che ovunque fa valere la sua inventiva. La ballad Appamada è un altro bell’esempio, poche note, ma significative, in cui le spazzole di Ali aggiungono un sapore da jazz più tradizionale, ma che hanno qualcosa di personale e che spingono Lee ad un assolo piuttosto forte emozionalmente. È questa un’altra carattersitica di Fielding, e cioè quella di tirare fuori il massimo dai suoi sidemen, stimolarli al di fuori di quella che potrebbe sembrare la solita routine in studio. Descending Stairs è un altro simpatico tema in cui il pianoforte del leader è in evidenza, al di là di quella che potrebbe sembrare la solita escursione modale con i musicisti che “salgono e scendono le scale”! È invece un´esecuzione realizzata con molta eleganza, quasi a volere evidenziare come sia possibile evitare le solite abitudini. Un disco sorprendente, incredibile quanto talento ci sia in questo pianista e compositore!

Genere: jazz mainstream
Label: Autoprodotto
Anno 2015

Tracklist

01. Bhavana (for Fred Hersch)
02. An Appropriate Response (for Drummond)
03. Mr. Gotama`s Dream (for Stephan Batchelor)
04. Floating (for My Brothers and Sisters)
05. Letting Go (for Lynne)
06. Appamada
07. Descendings Stairs
08. Begin Again (Lullaby for Holly)

Lascia un Commento

Il tuo indirizzo mail non sarà pubblicato!

Puoi usare i seguenti tag HTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>