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ott 12

Simone Graziano – Trentacinque

timthumb.phpCon questa nuovo incisione del pianista fiorentino Simone Graziano prosegue l´avventura del gruppo Frontal, arrivato alla seconda prova su disco cambiando il sassofonista tenore, al posto di Chris Speed c´è ora Dan Kinzelman, americano ormai naturalizzato in Italia e spesso presente, sia dal vivo che su incisioni, con i musicisti della penisola. La ritmica è ancora la stessa, il contrabbassista Gabriele Evangelista ed il batterista Stefano Tamborrino, al sax alto uno dei più interessanti interpreti del suo strumento, l’americano David Binney. Il titolo del disco non è un numero da giocare, al lotto o altrove, non ha neanche un significato esoterico, sono semplicemente gli anni che legano Graziano alla città di Firenze. All’interno della copertina c’è il testo di una poesia di Vasco Pratolini, La città ha i miei trent’anni, il famoso scrittore così legato alla sua città, sia personalmente che nelle trame e nei personaggi dei suoi libri. La musica della band si presenta moderna, in linea più con i suoni che vanno in vigore in USA che con i modelli di successo del jazz italiano, musicisti come il collega Graig Taborn o trombettisti come Dave Douglas o Ralph Alessi. Graziano, autore della maggior parte delle composizioni, si rivela piuttosto abile a dare un direzione precisa alla band con un bell’equilibrio fra parti scritte ed altre improvvisate in cui i musicisti hanno spazio per mettersi in mostra. Non mancano gli strumenti elettronici, Intro K.B. è una breve composizione che ricorda alcuni momenti di Sanctuary di Dave Douglas, un altro lavoro in cui ha un ruolo la città di Firenze, almeno nei titoli e nei riferimenti a Dante. Ma per lo più si godono momenti acustici molto belli, un esempio può essere Blue Piano, eseguito completamente in solo, una ballad dagli echi nebbiosi che descrive atsmosfere notturne. Nei momenti in collettivo spicca Window on a Better World, qui prevalgono i momenti polifonici fra gli strumenti, Killcoal è un altro brano da citare assolutamente che parte piuttosto nervoso, con i sassofoni a rincorrersi su ritmi spezzati fino a che tutto si tranquillizza, almeno momentaneamente, perché durante l´altalenante svolgimento del brano resta sempre qualcosa in sottofondo, un´inquietudine sempre pronta a scaricarsi per rivoli di adrenalina. Falk the Bow mostra ritmiche nel tema che alludono alla musica elettronica, l´esecuzione della parte improvvisata è invece di una dolcezza accattivante. Before the Stars è un altro solo di Graziano che introduce il finale Starlette, un brano molto intenso, fra i momenti migliori dell´album, in cui tutti hanno modo di mostrare il loro valore ed il loro lato più ispirato.

Genere: modern jazz
Label: Auand Records
Anno 2015

Tracklist

01. B_Polar
02. White Piano
03. Falk the Bow
04. Give Me Some Option
05. Window on a Better World
06. Blu Piano
07. Killcoal
08. Intro K. B.
09. Kamennaja Baba
10. Before the Stars
11. Starlette

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