Il quartetto del sassofonista contralto Christian Weidner ci permette di fare il punto sul jazz tedesco attuale. La loro è una musica molto raffinata, ricca di momenti intensi e melodie travolgenti come in W. Il leader sceglie un suono diafano, sottile, molto avanzato nelle sue evoluzioni e sostenuto da un trio che pratica senza problemi l´avanguardia (Dream Boogie, che dà il titolo all´album, tratto da un poesia dell´afroamericano Langston Hughes) o il mainstream. Su tutto regna un´intensità concentrata sul suono e sulle armonie complesse del pianoforte di Achim Kaufmann, mentre la ritmica di Henning Sieverts e Samuel Rohrer sotttolinea il tutto con intelligenza, presente nel discorso collettivo ma con discrezione. I temi scritti da Weidner possono sembrare cerebrali, Monkey Spin su tutti, ma poi le improvvisazioni, con all´interno una logica rigorosa, catturano talmente l´attenzione che tutto appare facile. I quattro cercano qualcosa sotto la superficie, aprono gli spazi alla fantasia e lasciano l´aspetto tecnico al di fuori della luce dei riflettori. Grazie alla loro intensità la musica acquista una dimensione insolita in cui niente è dato per scontato e la superficialità è definitivamente accantonata. La qualità della registrazione, guidata dal produttora Jason Seizer, fa la sua parte. Anch´essa ha la sua parte al fascino di un disco che ad ogni ascolto svela nuovi aspetti. Dalle armonie così raffinate, al gioco sottile della ritmica, all´interplay fra i musicisti, al suono del sassofono del leader.
Label: Pirouet
Anno 2012
Tracklist
01. Windchoral
02. W
03. Alas Blues
04. Dream Boogie
05. Submelody
06. Monkey Spin
07. Cause
08. Chihiro
09. Walzer
10. Dark Ends
11- Lucky Nova
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